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Londra vissuta dagli Italiani ...

Woolwich Arsenal

Sintesi

Woolwich Arsenal è uno dei terminali meridionali della DLR (Docklands Light Railway) ed una stazione ferroviaria. In passato, Woolwich era diviso tra una zona a nord del Tamigi (rientrante nell'Essex, oggi denominata North Woolwich e trasferita nel 1965 al London Borough of Newham) ed una zona a sud (rientrante nel Kent, che rappresenta la pozione che nel 1965 venne assorbita dal Royal Borough of Greenwich. Attenzione alla pronunzia: "Woolitch", che è come la sentiamo normalmente, ma anche "Woolidge".

Distanza dal centro: 11,1 miglia.

Attrattiva: accettabile se vi interessano gli spazi verdi e le costruzioni di carattere storico, altrimenti .....

Descrizione dell'area attorno alla stazione

Uscendo dalla stazione della DLR, seguite Woolwich New Road sino a raggiungere Woolwich Market, sul cui arco metallico di ingresso leggete la seguente scritta: "Questo mercato serve i cittadini di Woolwich dalla sua creazione dovuta ad un'autorizzazione di Giacomo I nel 1619.". Il mercato non è nulla di particolare, ma visitatelo, perché, in direzione opposta dell'ingresso indicato, trovate Royal Arsenal Gatehouse, su cui leggete la data di erezione, che è il 1829. Se vi guardate attorno, i paraggi sono caratterizzati dal solito contesto suburbano Londinese con casette a due piani e negozi a livello stradale, per niente speciali, se tornate verso la stazione, trovate Greens End e Povis Street, quest'ultima strada è commerciale con architettura mista, moderna ed antica in stile. Allontanandovi dalla stazione, se andate a a nord-est, incontrate Wellington Park, a nord-ovest, verso il Tamigi, trovate The Parish Church of St. Mary Magdalene, che si insinua nei St. Mary's Gardens, di poco più vicini alla stazione di Woolwich Dockyard, mentre se andate verso sud-est, raggiungete lo spazio verde di Barrack Fields, che circonda The Royal Artillery Barracks, anche queste più vicine alla stazione di Woolwich Dockyard.

Toponimo

Il nome Woolwich è documentato per la prima volta nel 918 come "Uuluuich" nell'ambito di una donazione da parte di Elstrudis (forse in Sassone Ælfthryth), figlia del Re Alfredo e moglie di Baldwin II delle Fiandre, e dei suoi figli Arnulfo ed Adelolfo di terreni a Lewisham, Greenwich and Woolwich, allora nel Kent, a favore dell'Abbazia di San Pietro di Gand (Belgio). Il testo è in Latino (abbiamo evidenziato in neretto i riferimenti fondamentali): "In nomine patris et filii et spiritus sancti, sancte et individue trinitatis. Cum omnipotentis patris sapientia eademque et virtus et verbum Dei cuncta essentia constituit, esse ex nichilo solo verbi imperio universaliter omni creature hoc constituit, ut factura sequeretur factorem, et cum jam processissent cuncta valde bona a summo et bono Deo creata, omnia subdidit usui hominis quem in hanc excellentiam constituit, ut consimilem Deo faceret, universisque a se super terram creatis preferret. Sed curve in terris anime et celestium manes degerentes factorem suum ceperunt in pejus ruere, qui nec aliquem intellexerunt ut declinarent a malo et facerent bonum unde ne homo penitus periret quem ipse creavit, Deus hominem induit eumque super celestia exaltavit, sicque redemptio libertatis applausit; preterea documenta dedit quomodo spiritum humilibus et elemosinam facientibus pateret ingressus celestium edium et qualiter de terrenis negotiaremur celestia, 'Thesaurizate', inquiens, 'vobis thesauros in celo'1 Quapropter Ego in Dei nomine Elstrudis clementia domini et non meis meritis comitissa, flagrans amore celestis hereditatis, cupiensque adispisci quandam portiunculam beatitudinis cum hiis qui, patrimoniis suis domino legaliter traditis, celestem pervenerunt ad hereditatem, salubre hoc mihi visum est, ut ex bonis clementi Deo mihi misericorditer collatis, aliquam providerem eterne felicitatis mihi portionem. Idcirco ad monasterium Blandinium, a sancte recordationis patre Amando constructum et in honore principis apostolorum Petri doctorisque gentium Pauli consecratum , ubi et ad presens requiescit venerabilis Christi virgo Amalberga, cum alliis sanctorum pigneribus, dono et contrado Egomet ipsa una cum filiis meis Arnulfo et Adelolfo hereditatem meam Lievesham et Gronewic et Uuluuich, pratis, pascuis, silva, mancipiis quoque et omni integritate supradicte hereditatis. Hec ergo omnia sicut prefata sum ad id venerabile cenobium supra memoratum, pro remedio anime senioris mei Balduini et mee ipsius, filiorumque meorum, trado, transfundo atque transcribo et de jure meo in juris potestatisque dominium ejusdem Sacri cenobii devoveo et delibero, ut ipsi servi Dei a me recipiant et ad proprie utilitatis commodum destinent, atque hereditarie possideant, absque ullius contradictione vel injuria et devotius pro meis predecessorum meorum excessibus omnipotentis domini exorent clementiam. Si vero quod futurum minime credo quispiam de successoribus meis heredibus aut pro heredibus injuriosus contradictor, seu quelibet alia persona extranea huic traditioni mee contraire voluerit et infirmare quod justorum firmatum est fidelium testimonio, in primis quidem S. Trinitatis et beatissime Dei genetricis et perpetue virginis Marie, sanctissimeque virginis Christi Amalberge, deinde omnium sanctorum iram incurrat offensam, et ab universa sancta ecclesia excommunicatus appareat et dampnatione Dathan et Abiron, quos viventes infernus absorbuit, pereat tam ipse quam cuncti qui in perpetuum injuste predictam possessionem possederint , aut per vim sacro memorato cenobio detinuerint, tamen iniqua eorum presumptio non obtineat effectum, magis hec nostra traditio firma permaneat cum astipulatione subnixa. Actum publice territorio Gandensi in monte Blandinio anno verbi incarnati ixc xviii , indictione va, iiio idus septembris, glorioso rege Karolo honeste agente in sceptris Francorum. Regnum autem Anglorum ordinante inclito rege Edwardo, memoratum autem sacrum cenobium regente domno abbate Rodberto. S. ipsius Elstrudis comitisse que hanc traditionem fecit firmarique petiit. S. Arnulfi et Adalulfi comitum, filiorum ipsius. S. Folberti episcopi. S. Bernati archidiaconi. S. Wenemari advocati. Ego quoque Rinardus peccator interfui et notavi atque subscripsi. 1 Matt. 6: 20.". Successivamente, si ritrova come "Wolewych" (964, in una donazione di terre da parte di Re Edgar all'Abbazia di San Pietro di Gand di terreni a Lewisham, Greenwich, Woolwich, Mottingham e Coombe, allora nel Kent), "Wulewic" (1044, in una conferma e concessione di privilegi da parte del Re Eduardo III Il Confessore all'Abate Richard ed all'Abbazia di San Pietro di Gand di terreni Lewisham, Greenwich, Woolwich, Mottingham, Coombe, allora nel Kent, con anche Æschore, forse Ashour, nel Kent, Æffehaga, Wiggenden, Sharrington e Sandhurst, allora nel Kent, e parte di terreni a Londra chiamati Wermanecher). Aggiungiamo che sia Daniel Lysons ("This place in old charters is called Hulviz") che Edward Hasted ("Woolwich ....was called, in the time of the Saxons, Hulviz"), come leggete, sostengono che "Hulviz" fosse un nome usato in passato per designare Woolwich. Tuttavia, non abbiamo trovato traccia di tale nome negli antichi documenti consultati di Epoca Sassone. Un notevole problema si pone in merito alla eventuale citazione di Woolwich nel Domesday Book (1086). Edward Hasted sostiene che "By this name (ndr Hulviz) it is called in the survey of Domesday"; tuttavia, di tale nome non abbiamo trovato riscontro nella citata Indagine Normanna nell'ambito dei 377 luoghi nella Contea del Kent in cui ricadeva allora Woolwich. Successivamente, si legge "Wlewic" (circa 1122-1124, Textus Roffensis, cioè, Textus de Ecclesia Roffensi per Ernulphum Episcopum), "Wulewic" (1227), ma anche "Wolwiche", "Wollewic". L'interpetazione del termine non è pacifica, tanto che Daniel Lysons dichiara apertamente "Non ho trovato nulla di soddifacente in merito alla sua etimologia", mentre Edward Hasted, riallacciandosi alla radice Sassone da lui sostenuta "Hulviz", scrive che "nel linguaggio di quella nazione, significava "La dimora sull'ansa del fiume". Altra interpretazione è quella di far discendere il nome dalle parole dell'Old English "Wull" (Inglese moderno, Wool = lana) + "Wīc" (dimora, edificio o gruppo di edifici per scopi speciali, fattoria, caseificio, insediamento commercialr o industriale, o, al plurale, borgo o villaggio), per cui, significherebbe "Insediamento (o porto) per il commercio della lana", la quale rappresentava un'importante merce nel Medioevo. Sebbene, sinora, non si sia ritrovato alcun documento che giustifichi tale legame colla lana, si ritiene che sia legato ad altri siti specializzati lungo il Tamigi, ad esempio, Rotherhithe (bovini), Lambeth (agnelli = lambs), Chelsea (gesso = chalk), e, forse, Erith (ghiaia). "Arsenal" deriva invece dal Royal Arsenal, così chiamato da Giorgio III nel 1805, ma fondato nel XVII secolo, per la produzione e verifica di cannoni ed altri armamenti.

Storia

Informazioni fondamentali sulla Storia dell'area si ritrovano nel "Textus Roffensis" (Textus de Ecclesia Roffensi per Ernulphum Episcopum) (circa 1122-1124); sono fornite da Daniel Lysons in "The Environs of London: Volume 4, Counties of Herts, Essex and Kent" (1796), allle voci Woolwich" (pagine 558-569) e "Table of population" (pagine 571-572); da Edward Hasted in "The History and Topographical Survey of the County of Kent: Volume 1" (1797), alle voci "The hundred of Blackheath: Introduction and map" (pagine 339-340) e "Parishes: Woolwich" (pagine 441-454); da A. D. Mills in "A Dictionary of London Place-Names" (2010) e "A Dictionary of British Place Names" (2011); si leggono in "Brewer's Dictionary of London Phrase & Fable" (2011), che traduciamo e sintetizziamo liberamente. Per chi volesse approfondire la tematica, ulteriori informazioni specifiche si leggono in "Journal of the House of Commons: Volume 6, 1648-1651" (1802), alla voce "House of Commons Journal Volume 6: 19 April 1650" (pagine 400-401); in "Survey of London: Volume 10, St. Margaret, Westminster, Part I: Queen Anne's Gate Area" (1926), alla voce "No. 34 Old Queen Street" (pagine 73-74); in "A History of the County of Essex: Volume 5" (1966), alla voce "Economic influences on growth: Local transport" (pagine 21-29); in "Journal of the House of Commons: Volume 85, 1830", alla voce "House of Commons Journal Volume 85: 3 July 1830" (pagine 612-614), sono fornite da: Margaret Pelling - Frances White, in "Physicians and Irregular Medical Practitioners in London 1550-1640 Database" (2004), alla voce "WOODHOUSE, Mistress".

1. Eventi storici di rilievo

Sotto i terreni di Riverside Park, accanto al Royal Arsenal, si trovano le rovine di un Forte Romano, in cui vennero trovate tracce di un insediamento dell'Età del Ferro. In aggiunta, probabilmente associati a tale Forte, si rinvennero molte cremazioni e sepolture Romane sul sito del Royal Arsenal. Sapete già che "Uuluuich" compare sin dal 918 in documenti ufficiali di Epoca Sassone, come pure già vi abbiamo avvertito del dubbio in merito alla sua citazione eventuale nel Domesday Book (1086). Chiariamo il punto: "Lathe" (Old English lǽð, Latino Lestus) era un'antica suddivisione amministrativa della Contea del Kent, la cui origine, probabilmente, risale al VI secolo, durante la colonizzazione da parte degli Juti. Ora, "The Lathe of Sutton at Hone", tra le varie Hundreds (suddivisioni amministrative di livello inferiore alla precedente), comprendeva quella di Blackheath, che, nel Domesday Book era chiamata Hundred di "Grenviz" (Greenwich); essa conteneva quattro Parishes, Deptford, Greenwich, Charlton con Kidbrooke, Woolwich. Ora, una Tenuta chiamata Manor di Southall, alias Woolwich (e nei "Fœdary Books", Manor di Wulwiche), nella citata Indagine Normanna, potrebbe corrispondere a quella descritta sotto il titolo generale dei possedimenti di Haimo (Vicecomes); "Nella metà della Lathe di Sudtone nella Hundred di Grenviz, lì Haimo ha 63 acri di terra coltivabile, che gli appartengono a Woolwich. William Accipitrarius le tiene per il Re Eduardo Il Confessore. Ci sono 11 bordars (ndr Contadini, che nella scala sociale si trovavano più in basso di un "Villain" o "Villein", che era un membro di una Classe di persone parzialmente libere nel sistema feudale, essendo Servi rispetto al loro Lord, ma con diritti e privilegi rispetto ad altri), che pagavano una rendita di 41 pence; il valore totale è 3 sterine.". Enrico II (1154-1189), verso il 1160, donò i Manor di Woolwich e "Modingham" alla Chiesa di St. John the Baptist. Tuttavia, la Chiesa non li possedette a lungo. Il Royal Manor di Eltham, con le sue pertinenze, tra cui Woolwich, venne assorbito dalla Corona, di modo che, la Tenuta passò di mano in mano. Gilbert de Marisco tenne il Manor di Woolwich, durante la prima parte del Regno di Eduardo I (1272-1307), assumendo il nome di "de Marisco" dal fatto che la Tenuta si trovava nelle Paludi ("Marisco", in Inglese moderno "Marsh"). Nell'anno 1324, il Manor di Woolwich apparteneva a Sabina de Windlesore o Windfor. Prima del 1327, Sir John Pulteney ne ottenne il possesso. L'anno seguente, Humphrey Bohun, Conte di Hereford, firmò un atto con cui trasmise al citato Sir John tutti i suoi diritti ed interessi nella Tenuta, questa volta chiamata Manor di Southall, in Woolwich. Sir John Pulteney morì subendone la confisca nel 1349. Nel 1374 e 1375, Thomas de Charlton e John Revell rinunziarono a tutte le pretese su tale Manor a favore di Nicholas Lovayne, Aubrey de Vere ed altri. Verso il 1400, divenne proprietà di William Chichele, il più giovane fratello dell'Arcivescovo Chichele. Venne ereditato da John Chichele, figlio di William, e dato, in occasione del matrimonio della figlia Agnes, a John Tatterfal, la cui figlia e coerede Anne sposò Sir Ralph Hastings, figlio di Lord Willoughby. Sir Ralph, con testamento datato 1495, trasmise il Manor di Woolwich a sua moglie, affinché ne disponesse nel suo testamento. Tuttavia, prima di tale periodo, durante il Regno di Eduardo IV (1461-1470 e 1471-1483) venne venduto ai Boughton di Burwash-Court. Non si sa cosa accadde dopo la morte della Signora Hastings. Forse, i Boughton lo vendettero alla Famiglia Heydon, che lo possedette successivamente, ma non per averlo acquistato dalla Famiglia Boughton. Sir Christopher Heydon lo possedeva nel 1575. Nell'ultima parte del Regno di Elisabetta I (fine XVI- inizio XVII secolo), venne venduto a Sir Nicholas Gilbourne, dai cui discendenti venne acquistato da Richard Bowater, Antenato di Edward Bowater, Proprietario verso la fine del XVIII secolo. Va notato che un certo Manor di Jeffrys, mai esattamente individuato e ritenuto parte della tenuta dei Bowater, al principio del Regno di Elisabetta I (seconda metà del XVI secolo), apparteneva a Henry Cheney. Per ragioni ignote, Enrico VIII, nel 1512, decise di creare un cantiere navale reale per la costruzione della nave ammiraglia della sua nuova flotta "Henry Grâce à Dieu", o "Great Harry", che, però, quaranta anni più tardi, nel 1553, andò distrutta in un incendio nel porto. Qui vennero costruite le navi per Sir Francis Drake e Sir Walter Raleigh. Al Cantiere navale fece seguito la creazione di un Laboratorio per la produzione di corde. Nel 1695, venne creato il Royal Laboratory limitrofo al Woolwich Warren, così chiamato perché, in precedenza, i terreni di una casa Tudor, Tower Place, erano usati per l'allevamento (= warren) domestico. Qui, nel 1671, venne creato un deposito su trentuno acri (tredici ettari). Il Royal Laboratory produceva esplosivi, micce e cariche esplosive, rappresentando l'inizio del Royal Arsenal. Al principio del successivo XVIII secolo, vennero realizzate quasi contemporaneamente la "Brass Foundry" (Fonderia per l'ottone) e Dial Square come edifici che sarebbero divenuti la "Royal Military Academy", successivamente "Model Room". Il Reggimento di Artiglieria venne formato nell'Arsenale nel 1716 e nella "Royal Military Accademy" nel 1741. Tra il 1776 ed il 1802, la Royal Artillery traslocò dall'Arsenale alle nuove "Barracks" su Woolwich Common. Nel 1796, Daniel Lysons riferisce che a Woolwich c'erano 1200 case abitate da 6600 persone. Nel 1805, le strutture militari a Woolwich Warren divennero note collettivamente come Royal Arsenal. La "Royal Military Academy" si spostò, nel 1808, a Woolwich Common, in una nuova struttura progettata dall'Architetto James Wyatt. E' ovvio che l'esistenza di tali importanti Istituzioni incise profondamente sullo sviluppo urbano di Woolwich, che divenne un presidio militare industrializzato. La città si espanse con molta rapidità, estendendosi su tutti i terreni ancora liberi, tranne Woolwich Common, che era di proprietà e veniva utilizzato dalla Royal Artillery. Di conseguenza, il cuore della città si trasferì dal vecchio centro lungo le rive del Tamigi verso i terreni a sud. Tale nuovo centro cittadino, con una ragguardevole varietà di negozi, crebbe talmente da diventare la principale area commerciale a Londra sud-est e nel Kent settentrionale. Ciò determinò una enorme domanda di case che eccedeva le terre disponibili, così che nel XIX secolo, Woolwich si estese nel contiguo villaggio di Plumstead ed al principio del XX secolo, nelle terre della rurale Eltham. Nel 1870-1872, nell'Imperial Gazeetteer of England and Wales di John Marius Wilson, Woolwich viene descritto come segue: "a town and a parish in Greenwich district, Kent. The town stands on the river Thames and on the North Kent railway, 8 miles E by S of London Bridge; was anciently called Hulviz, Wlewic, Wollewic, and Wulewiche; belonged, in the time of the Confessor, to William the Fowler,-at Domesday, to Haimo the sheriff; passed to Gilbert de Marisco, the Bohuns, the Pulteneys, the Gilbournes, the Bowaters, and others; was only a poor fishing-village till the time of Henry VIII.; acquired then a royal dockyard; became speedily famous for the construction of great ships of war; rose to further importance in 1716, by the establishment at it of a royal arsenal; is now the place of the "mother-dock of England,'' and of the only arsenal in the kingdom,- the similar establishments elsewhere being called gun wharfs; gave birth, in 1618, to the poet Lovelace; is all included in the parliamentary borough of Greenwich; is governed by a local board of health; is a seat of county courts; publishes two weekly newspapers and a monthly one; is practically identical with the main body of W. parish, or all of it on the S side of the Thames; extends nearly 2 miles along the river, and about ½ a mile inland to the brow of Shooters hill; includes a spacious level platean called W. common, used for exercising troops; comprises a principal street running parallel to the river, and lesser streets crossing this at right angles; has undergone great recent improvement, by reconstructions, by new erections, and by drainage into the new southern metropolitan out-fall-sewer; and has post-offices‡ under London SE, two r. stations with telegraph, a banking office, several chief inns, a police station, a town hall, a temperance lecture-hall, public baths and lecture-hall, a theatre, four churches, three public-works chapels, fifteen dissenting chapels, a Roman Catholic chapel, a royal military academy, two endowed schools with £86 and £33 a year, several other public schools, a great new military hospital, alms houses founded in 1562, general charities £54, a weekly market on Friday, and garrison races in July. ....". Nel 1887, il Gazeetteer of the British Isles di John Bartholomew descriveva Woolwich come segue: "parl. bor., town, and par., Kent, on river Thames, 8 miles E. of London by rail - par., 1126 ac., pop. 36,665; bor. (including also the township of Eltham and the par. of Plumstead), 8296 ac., pop. 74,963; 3 Banks, 4 newspapers. The chief feature of Woolwich is the arsenal, one of the most extensive and complete establishments of the kind in the world. It is 4 miles in circumference, and is divided into the carriage, gun factory, laboratory, saddlery, and ordnance departments. The arsenal was transferred from Moorfields to Woolwich in 1716. ...". Woolwich mantenne il suo status di Cantiere navale principale della Marina Britannica sino all'introduzione delle navi corazzate. Il Cantiere navale venne chiuso nel 1869. Woolwich venne pesantemente colpito dai bombardamenti tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale; infatti, tra il 7 ottobre 1940 ed il 6 giugno 1941, caddero 82 bombe altamente esplosive a Woolwich Common e 120 a Woolwich Riverside. Quest'ultima zona venne colpita anche da 3 mine paracadutate. Durante la Seconda Guerra Mondiale, circa 40.000 persone lavorarono al Royal Arsenal. Nel 1945, la Academy si spostò a Sandhurst e la sezione produttiva dell'Arsenale chiuse nel 1967. La successiva chiusura, il seguente 1968, della grande fabbrica della Siemens, sul confine tra Woolwich e Charlton, determinò il declino dell'economia di Woolwich con negative ripercussioni sul suo ruolo di centro commerciale. La chiusura definitiva del Royal Arsenal, nel 1994, tuttavia, diede l'opportunità di utilizzare il sito dell'Arsenale ed i suoi belli edifici e la vista del Tamigi, per scopi edilizi, commerciali, di piacere e storici, come l'apertura del Museo della Royal Artillery, "Firepower" e del Greenwich Heritage Centre. Oggi, Woolwich, che è divenuto un punto di attraversamento del Tamigi, per la presenza del Woolwich Ferry e del Woolwich Foot Tunnel per North Woolwich (che rientra nel London Borough of Newham), continua ad avere un mercato settimanale che si tiene di venerdì sul sito originariamente occupato dalle "Barracks" o "Gunnwharf".

2. The Parish Church of St Mary Magdalene

Non lontano dal Tamigi, in Greenlaw Street, si trova Chiesa Anglicana dedicata a Santa Maria Maddalena. La struttura originaria venne eretta qualche tempo prima del XII secolo, forse addirittura nel IX secolo, In tale Chiesa c'erano le tombe di John Colin (1397) e William Prene, Rettore, che fondò una Cappella e fece realizzare la torre campanaria (1464). Nel XVIII secolo, la sua guglia Elisabettiana (fine XVII secolo) crollò e le fondamenta davano segni di cedimento. Pertanto, tra il 1727 ed il 1740, all'estremità di uno sperone roccioso, in base ad un Atto del Parlamento, venne inclusa tra le cinquanta nuove Chiese da realizzare. Di ciò si trova traccia in "List of churches built" in "The Commissions for Building Fifty New Churches: The Minute Books, 1711-27, A Calendar" (riprodotto dall'Editore M. H. Port. di Londra nel 1986), dove, sotto il titolo "CHURCHES BUILT BY THE COMMISSIONERS FOR BUILDING FIFTY NEW CHURCHES", tra l'altro, si legge "St Mary Magdalen, Woolwich, ? Mattew Spray, 1727-1740". Con uno stanziamento di 3.000 sterline venne costruita una nuova Chiesa, quella attuale, nei pressi di quella medioevale, che venne inaugurata il 9 maggio 1740. Il nome del Progettista è ignoto, mentre si sa che la struttura venne materialmente realizzata dall'Architetto Matthew Spray. Il suo Cimitero-giardino è divenuto St. Mary's Gardens. La Chiesa originaria aveva una navata centrale, con gallerie laterali ed una torre occidentale. L'interno fu realizzato in Stile Greco, con gallerie nei lati nord, sud ed ovest, sorrette da colonne ioniche. Nel XIX secolo, vennero aggiunte l'Abside di J. O. Scott (risale al 1894, con un fonte battesimale di pietra), il Santuario, la stanza dell'organo e la "Lady Chapel" (contiene la tomba di Henry Maudslay, disegnata dal medesimo). A tale epoca risale anche un pulpito mobile che venne finanziato da una pubblica sottoscrizione in occasione del "Diamond Jubilee" per la Regina Vittoria. Le gallerie ed i corridoi vennero chiusi per ricavare degli uffici ed una caffetteria da Thomas Ford nel 1961, che nel 1965 fece aggiungere una nuova Sagrestia e nel 1967, convertire la Cripta in un circolo giovanile (sigh!). Le mura sono di mattoni, le tegole d'argilla, vi sono elementi in pietra Portland. Le registrazioni dei battesimi, sepolture e matrimoni partono dal 1670.

Greenwich - Visita guidata

Il tratto di Woolwich New Road cui tramite accedete a Woolwich Market

Il tratto di Woolwich New Road cui tramite accedete a Woolwich Market

Woolwich Market - Bancarelle

Woolwich Market - Bancarelle

Royal Arsenal, in origine, chiamato Woolwich Warren 

Royal Arsenal, in origine, chiamato Woolwich Warren 

Solito contesto suburbano londinese, con casette a due piani e negozi a livello stradale

Solito contesto suburbano londinese, con casette a due piani e negozi a livello stradale

Powis Street

Powis Street

Edificio storico

Edificio storico

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