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Londra vissuta dagli Italiani ...

Mottingham

Sintesi

Mottingham è una stazione ferroviaria che ricade nel London Borough of Greenwich; coerentemente col criterio classificatorio, ne trattiamo in relazione a tale Municipalità. Tuttavia, l'area di Mottingham rientra anche nel London Borough of Bromley, che dal punto di vista amministrativo, lo considera come suo. Inoltre, dal lato occidentale è prossima al London Borough of Lewisham. Ciò fa comprendere perché, nel corso dei secoli, l'area abbia fatto parte di diverse Amministrazioni. I cambiamenti dei confini amministrativi non si conclusero neanche nel 1965 quando venne formata la Grande Londra, visto che quelli tra Greenwich e Bromley e tra Bromley e Lewisham vennero ulteriormente rettificati nel 1994.

Distanza dal centro: 12,5 miglia.

Attrattiva: scarsa, salvo l'aspetto naturalistico. In aggiunta, non vanno dimenticati i problemi legati alla povertà dell'area ed alla sicurezza (v. parte finale in "Storia").

Descrizione dell'area attorno alla stazione

Uscendo dalla piccola stazione, vi trovate vicino all'intersezione tra Court Road (che si sviluppa in direzione nord-sud) e Sidcup Road (che si snoda in direzione ovest-est): seguendo la prima strada verso sud, entrate nel London Borough of Bromley, mentre seguendo la seconda strada verso ovest, dopo aver superato la Chiesa di St. Andrew, incrociate Mottingham Road, il cui lato orientale ricade nel London Borough of Greenwich, mentre quello occidentale nel London Borough of Lewisham. Se, invece, andate verso est, trovate l'unica cosa che ci sembra interessante nei paraggi, rappresentata dallo spazio verde The Tarn Bird Sanctuary.

Toponimo

Il nome dell'area è documentato per la prima volta come "modingahema" in una concessione Anglo-Sassone di Æthelberht, Re del Wessex, dell'anno DCCCLXII (862), che definisce i confini di Bromley, che riportiamo (non tutti i caratteri del testo originario sono stati tradotti correttamente dal programma che abbiamo utilizzato). In merito alla genuinità del documento, se da un lato, vi è chi ritiene il documento "originale", "originalità fuori discussione", "se successiva, è una copia di un originale genuino, potrebbe essere una copia contemporanea, almeno prima del 900", sia pure con osservazioni su confini e nutrimento dei maiali, ultima considerazione effettuata da diversi Autori, vi è chi ritiene che si tratti di "una imitazione del X o XI secolo di una concessione del IX secolo", del IX secolo, lo Scriba scrisse anche" altre concessioni, "imitazione successiva", diverse osservazioni vengono fatte anche in riferimento "al testo", "alla Latinità", "sui nomi dei luoghi", aggiungendosi che" probabilmente venne realizzata a Rochester. Il testo è in Latino con indicazione dei confini in Sassone (abbiamo, inoltre, evidenziato in neretto i dati che riteniamo rilevanti): "Regnante in perpetuum domino nostro inu . xpo. Omnia regna huius labentis uite regnoruq: dispensatores ab initio istius saeculi cum velocitate deficientes ceciderunt ideo fugitiuis ex mortalib: reb: aeteraa gaudia pmerenda st. Quapropter Ego Aethelberht rex occiden taliu sax seu cant cum consensu et consilio episcop et principu meorum et aecclesiasticarum et saecularium p aetdenaa redemptione anime mee et criminum meorum obsolutione Aliquid que mihi dns et saluator nr cunctorum largitor bonorii tribuerat statuens donare decreueram, tibi dryhtwaldo ministro meo dabo et concedo aliquantulum agri id + .x. aratrorum in loco ubi dr bromleag ud hauead et perfruet uita comite et post obitum suum qualicuq: heredi sicut illi placatum faerit relinquat in hereditatem sempitemam, Hancq: liuertatem pfato ministro meo in eadem pnominato agello devoto mente donavi ut omnium regalium tributum et exactorum operum et penalium causarum aetemaliter liberabo notis et ignotis maioris minoris id + pratis, pascuis siluis, fluminib: fontib:ue exceptis tribus necessariis causis expeditione et arcis pontisq: constuctione nunc et deinceps p me et f anima mea liberabo. Hoc ipsuq: omnib: successorib: meis, regib: principib: seu cuiuslibet psonis + dignitatis hominib: in nomine omnipot di obseraare pcipio si u q n optamus aliquis diabolica instigatus cupiditate insurrexerit qui hoc infringere aut inmutare temptaberit sciat se rationem esse redditurum in die iudicii ante tribunal aetemi iudicis nisi prius digne emendauerit. haec sunt etenim termini pdicti agelli circuiacentia. An northan fra ceddanleage to langanleage bromleaginga mearc 7 liofshema thanne fram langanleage to tham wönstocce thanne fram tham wönstocce be modingahema mearce to cinta stiogole thanne fram cinta stiogole be modingahema mearce to eames beame thanne fram eames beame cregsetna haga an east halfe sced hit to liow- sandene thanne fram liowsandene to swelgende thanne fram swelgende cregsetna haga to sioxslihtre thanne fram sioxslihtre to feambiorginga mearce feambior-ginga mearc hit sced to cystaninga mearce cystaninga mearc hit sced suthan toweard setle thanne framweard setle cystaninga mearc to wichaema mearce thanne sio west mearc be wichema mearce ut to bipplestyde thanne fram bipplestyde to acustyde to biohidihema mearce fram acustyde to ceddanleage.
Thanne belimpoth ther to tham londe fif denn an an ut-walda, broccesham thes dennes nama. Thes othres dennes nama. saenget hryg. billan ora. is thes thriddan nama. Thanne twa denn an gleppan felda;
Actum + hec mea donatio anno pscripta in loco qne dr willheres trio coram his testib: qui haec asentientes subscripserant quorum hic nomina infra tenentur adscripta: - Anno dominice incamat DCCCLXII
+ Ego Aethelberth rex hanc meam donationem signo sce crucis rob 7 sub
+ Ego Ciolnoth arc episc cons 7 sub
+ Ego Atherred fit reg
+ Ego Aeanuulf min
+ Ego Aelfred filii reg
+ Ego aesca min
+ Ego Aethaelred dux
+ Ego eastmund mih
+ Ego dryhtwald dux
+ Ego orduulf min
+ Ego heremod pr
+ Ego wiohtgar min
+ Ego Alhhard
+ Ego aethelred min
+ Ego mucel min
+ Ego cynlaf min
+ Ego Ecgberht min
+ Ego coenwald min
+ Ego eaduulf min
+ Ego cuthred min
+ Ego aetheluulf min
+ Ego uulflaf min
+ Ego signoth min
+ Ego aelfhere min".

L'11 settembre 918 (v. Storia) il nome si ritrova come "Modingeham". Successivamente, si legge "modingahammes gemæro" (973), dove "gemæro" è parola dell'Old English corrispondente all'attuale "Boundary" (confine); ed infatti, l'atto si riferisce alla descrizione dei confini Anglo-Sassoni di Bromley. La stessa espressione "modingahammes gemæro" si ritrova in una donazione da parte di Re EAdgar che termina come segue: "Acta est haec prefata donatio, anno ab incarnatione domini nostri iesu christi dcccc.mo l.mo v.to indictione uero nouem. + Ego eadgar rex anglorum sub sigillo sanctae (+) crucis corroboraui + Ego dunstan dorobernensis aecclesiae archiepiscopus (+) crucis christi 15 conclusi ....", in cui non ci è, però, chiaro l'esatto anno del X secolo a cui si riferisce l'atto. Il nome si trova con l'ultima vocale cambiata "modingahammes gemæra" nel 998 "Anno dominicae incarnationis dcccc xcviii. indictione xi. 20 recurrente annua pascali solennitate" in relazione ad un atto del Re AEthelred "+ Ego æðelred diuina gratia fauente rex anglorum, huius renouationis testamentum scribere concessi.". Successivamente, il nome si ritrova come "Modingeham" (1044), "Modingham" (1206) , "Motingham" (1610). In merito al significato del termine, Edward Hasted, alla voce "Parishes: Eltham", in "The History and Topographical Survey of the County of Kent: Volume 1" (1797), pagine. 455-491, scrive che Mottingham "was antiently called Modingham, from the Saxon words modig, proud (ndr fiero) or lofty (ndr orgoglioso), and ham, a dwelling" (ndr casa, residenza). Rifacendosi al nome originario, "modingahema", l'intepretazione più frequente è più estesa, facendolo discendere dall'Old English Mōda (nome personale di un Proprietario terriero Sassone, il cui nome derivando da "modig", fiero, nobile, farebbe pensare ad una persona audace, lavoratrice ed orgogliosa), + -inga- (genitivo di -ingas ) + hām or hamm (casa, residenza), per cui, la parola andrebbe interpretata come "dimora (o terra) di una persona fiera o nobile di nome Mōda" o più estensivamente come "Casa o recinto (insediamento) della Famiglia o Seguaci di un uomo chiamato Mōda".

Storia

Informazioni fondamentali sulla Storia dell'area sono fornite da Daniel Lysons in "The Environs of London: Volume 4, Counties of Herts, Essex and Kent" (1796), alle voci "Chislehurst" (pagine 343-358), "Eltham" (pagine 394-421), "Lewisham" (pagine 514-536); da Edward Hasted in "The History and Topographical Survey of the County of Kent: Volume 1" (1797), alle voci "The hundred of Blackheath: Introduction and map" (pagine 339-340), "Parishes: Eltham" (pagine. 455-491), "Parishes: Lewisham" (pagine 503-526); si leggono in "A Topographical Dictionary of England (1848), alla voce "Mottingham"; sono fornite da Johannis (John) Mitchell Kemble nel "Codex Diplomaticus Aevi Saxonici" (pagina 73 edizione 1840, pagina 72 edizione 1860); si leggono in in "Letters and Papers, Foreign and Domestic, Henry VIII, Volume 4, 1524-1530" (1875), alla voce "Henry VIII: January 1524, 16-31" (pagine 15-34); sono fornite da Edward Walford in "Old and New London: Volume 6" (1878), alla voce "Eltham, Lee and Lewisham" (pagine 236-248); in "Calendar of Documents Preserved in France 918-1206" (1899), alla voce "General Index: M" (pagine 612-622); in "A Descriptive Catalogue of Ancient Deeds: Volume 4" (1902), alle voci "Modyngham" e "Mottingham" in "Index of places: L-Z" (pagine 588-623); in "A Descriptive Catalogue of Ancient Deeds: Volume 4" (1902), alle voci "Modyngham" e "Mottingham" in "Deeds: A.9501 - A.9600" (pagine 430-440); in "Calendar of Inquisitions Post Mortem, Volume 2" (1906), in "Index of Persons and Places: M", alle voci "Modyngham" e "Mottingham" (pagine 622-633); in in "Calendar of Inquisitions Post Mortem, Volume 2, Edward I" (1906), "Inquisitions Post Mortem, Edward I, File 54", alle voci "Modyngham" e Mottingham" (pagine 441-449); in in "Calendar of Inquisitions Post Mortem, Volume 5, Edward II" (1908),, in "Inquisitions Post Mortem, Edward II, File 21", alle voci "Modingham" e "Mottingham" (pagine 145-153); in "A History of the County of Kent: Volume 2" (1926), alla voce "Alien houses: The priory of Lewisham" (pagina 238); sono fornite da Hannes Kleineke in "Borough Market Privileges the Hinterland of Medieval London, C.1400" (2006), alle voci "Market Privileges 1371-1380" e "Market Privileges 1401-1410"; da A. D. Mills in "A Dictionary of London Place-Names" (2010) e "A Dictionary of British Place Names" (2011); si leggono in "Brewer's Dictionary of London Phrase & Fable" (2011), che traduciamo e sintetizziamo liberamente. Chi volesse ulteriormente approfondire la tematica, legga Winifred H. Parkinson "Mottingham: From Hamlet to Urban Village" (2005) (la Signora Parkinson per molti anni ha lavorato alla Mottingham Library; Neil Arnold "Haunted Bromley" (2013).

1. Eventi storici di rilievo

Avete letto nel "Toponimo" del primo documento dell'862 e di altri atti successivi a tale data. Proseguendo, Elstrudis (o Elthruda), Contessa delle Fiandre (nipote di Re Alfredo), con i suoi figli Arnulf ed Adelulf, l'11 settembre 918, concesse Lewisham, Greenwich e Woolwich nella sua eredità all'Abbazia di San Pietro e San Paolo di Gand (Belgio), di cui Lewisham divenne "cella" o "alien priory", per il bene dell'anima del suo Signore Baldwin e se stessa ed i suoi figli; "Modingeham" è citato come appartenente al Manor di Lewisham; tuttavia, le concessioni successive del Manor di Lewisham non fanno menzione di tale sito, il quale è citato in tutti i documenti come appendice di Eltham. Nell'agosto 964, Eadgar, Re degli inglesi (Basileos Anglorum et Primicherius) conferma la concessione di Elstrudis (o Elthruda) del 918: notifica il suo dono all'Abbazia di San Pietro e Paolo di Gand (Belgio) e dei suoi Monaci di "Lieuesham" con tutte le sue pertinenze e cioè "Grenewic", "Wulleuic", "Modingeham" e "Cumbe", e con tutti i suoi strumenti (utensilibus et appenditiis). Tutto ciò, dai suoi possedimenti della Tenuta Reale (fisci), concede e conferma alla suddetta Abbazia (ecclesie), alla preghiera del suo devoto e più caro amico Arcivescovo Dunstan, sotto il cui governo e controllo (partrocinio) detta Abbazia fu (manet regenda) al tempo di suo fratello Re Eadwig, detto Arcivescovo essendo stato per qualche tempo in esilio lì, per il sostentamento dei Monaci lì, con [le sue] Chiese, Cimiteri, terreni coltivati ed incolti, vie, colture, [e] boschi, a prato e pascolo, ecc. col consenso e [con] il consiglio (consultu) dei suoi Vescovi e Nobili .... allo stesso modo e con la pienezza che Egli stesso lo aveva tenuto nel demanio, e come prima Elstrudis, sua parente, per favore e permesso di Re Eduardo, figlio di suo zio, e il suo bisnonno (attavi) aveva dato (dereliquit) alla detta Abbazia per il bene della sua anima, e [quelli] del suo Signore, Conte Baldwin, e dei suoi figli Ernulf e Edelulf, in eredità per sempre. Maledice coloro i quali violerano questo dono. Successivamente, poiché tali possedimenti inglesi erano stati tolti all'Abbazia, nel 1016 Edoardo il Confessore, figlio di Etelredo, essendo stato gentilmente ricevuto a Gand dall'Abate, promise che se il Regno di suo padre fosse stato restaurato in lui, avrebbe ripristinato i suoi possedimenti all'Abbazia. Una volta Re (1042-1066), nel 1044 mantenne la promessa, confermando il dono di Elstrudis del 918 sovracitato. Viene poi una concessione di Guglielmo I Il Conquistatore (1066-1087), che notifica che, per la redenzione della sua anima e [di quella] del suo parente Re Edward, di pia memoria, dà a San Pietro di Gand (Belgio) ed all'Abate Everelm, ed i suoi venerabili Fratelli presenti e futuri, il Manor di "Lieuesham" con tutte le sue pertinenze, vale a dire, "Gronewic", "Wilewic", "Modingeham", "Cumbe", come lasciati e liberi per sempre come il suo parente Re Edward di più dolce fama (mentionis) lo elargì, e come in precedenza Elstrudis, de [lla] Famiglia Reale, che Baldwin le Chauve (calvus) Conte delle Fiandre prese in moglie dall'Inghilterra, diede da tempo, come sua eredità per il bene della sua anima e [quelli] del Conte suo Signore e ai suoi figli Ernulf e adulti, da molto tempo. Seguono ulteriori concessioni di terre a San Pietro di Gand e suoi Monaci. Nel Domesday Book (1086), si legge: "In Grenviz hundred the abbot of Ghent holds Levesham of the King, and he held it of King Edward the Confessor; and it then was, and now is taxed at 2 sulings. The arable land is 14 carucates. In demesne there are 2 carucates, and 50 villeins, with 9 borderers, having 17 carucates. There are three servants, and 11 mills, with the rent of the socmen, amounting to 8l. 12s. Of the profit of the haven 40 shillings. There are 30 acres of meadow. Of wood, pannage sufficient for 50 hogs. The whole manor in the time of K. Edward was worth 16 pounds, and afterwards 12 pounds, and now 30 pounds." Orbene, ciò che è chiamato "Grenviz (ndr Greenwich) hundred, è una denominazione durata poco, visto che nel Settimo anno del Regno di Eduardo I fu indicata come "Hundred di Blackheath", di cui il Re ne era il Lord. Tale Hundred comprendeva le seguenti Parishes: Deptford, nei limiti in cui rientrava in questa Contea, Greenwich, Charlton con Kidbrooke, Woolwich, Eltham con Mottingham, Lee, Lewisham e parte di Chesilhurst (dovrebbe essere Chislehurst) e tutte le Chiese di queste Parishes, tranne Chesilhurst. Al principio del Regno di Guglielmo II (1087-1100), noto come William Rufus, Ansgotus di Chesilhurst, il Ciambellano del Re, proprietario del luogo, pagava le sue decime al Priorato di Sant'Andrea di Rochester. Tale dono formò successivamente oggetto di frequenti contenziosi, tra il Priore ed il Convento di Rochester, ed i Rettori e Vicari di Eltham, come pure tra loro ed i Rettori di Chesilhurst. Ma queste dispute finirono col rafforzare il diritto del Priorato di Sant'Andrea di Rochester a queste decime, che furono confermatw ai Monaci di Sant'Andrea di tempo in tempo, dai numerosi Vescovi di Rochester ed Arcivescovi di Canterbury. Nel 1161-1168, vi è una concessione di Gervase de Cornhell indirizzata all'Abate e Convento di Gand e l' "alimot" "Lieuesham" and "Grenewic", notificando che Egli chiude la pretesa di tenere "Lieuesham" e "Gronewic" dell'Abate di Gand, per l'amore di Dio e il bene della sua anima. Ciò perché Egli ha accertato (inquisivi) di non vantare diritti lì. E compie questo atto di rinuzia per sé e per i suoi eredi per sempre. "Testibus: Sicwardo capellano; Juliano capellano; Ricardo de Elteham; Willelmo de Pontefracto; Gervasio filio Rogeri; Roberto de Bretingeherst; Elia de Camerwella; Radulfo filio Heinrici; Alvredo filio Tureberni; Willelmo Wilekin; Godebaldo Terberne; Osberto Eggaro; Godrico; Waltero filio Herewardi; Hamone de Modingeham; Symone filio Silac; Willelmo Cade; Eilwardi; Ernulfo nepote comitis de Gidnes; Gerles de Aldenham; Johanne Burgum; Symone clerico; Gervasio Hamel clerico, qui hanc cartam fecit.". Durante il Regno di Eduardo I (1272-1307), Mottingham passò come appendice al Manor di Eltham, nella concessione fatta da tale Re a John de Vesci, dal cui momento è stato sempre considerato parte di Eltham, che in questo momento reclama l'intero Borgo. I limiti e l'estensione del Villaggio di Mottingham vengono così descritti in un antico manoscritto, tra i Registri dei Vescovi di Rochester: "Memorandum. Che la Signoria di Modynham inizia a Readhelde, e si estende al bosco del Lord Vescovo, chiamato Elmystediswood verso sud, e al campo, chiamato Charlesfield, verso ovest, ed ai boschi e le terre del Re ad Eltham verso nord ed est.". Nel Diciassettesimo anno del Regno di Eduardo I (1272-1307), esattamente il 7 maggio, in una "Inquisitions Post Mortem", relativa ad un tale John (che unitamente alla moglie Isabel era stato infeudato dal Re), si indica l'estensione del Manor di Maundevill, si riporta il nome degli Affittuari, compresi i lotti comprati da diverse persone specificate e si includono le rendite a "Wollewyz", "Modyngham" e "La Wykeland". Il citato John morì senza eredi e William, suo fratelo, dell'età di 39 anni e più, divenne suo erede. L'atto termina con "Writ of certiorari de feodis &c. 7 May, 17 Edw. I.". Al principio del Regno di Eduardo II (1307-1327), una Famiglia di nome di Legh possedeva alcune case, con relative terre e pertinenze a Modingham e Chesilhurst. Da una persona di questa Famiglia passarono a Thomas de Bankwell, che, alla sua morte, nel Trentacinquesimo Anno del Regno del citato Sovrano, possedeva alcune case popolari, a Modingham e Chesilhurst, tenute per il Re in "gavelkind" (possesso di terre in cui esse sono divise equalmente tra figlio o fratelli del de cuius),  come del suo Manor di Eltham, per 14s. 11d. annui di affitto, e la prestazione di servizi alla Corte del Re di Eltham. Tali immobili, nel Ventiquattresimo Anno del Regno di Enrico VI (1422-1461 e 1470-1471) erano in possesso di Robert Cheeseman, di Lewisham e East Greenwich, che, dal suo matrimonio con Joane, figlia di Bernard Cavell di Chesilhurst, aveva aumentato notevolmente la sue proprietà in questo luogo. Questi Cavells possedevano terre in quella parte di "Modyngham" che si trovava a Chesilhurst, sin dal Regno di Re Edoardo I (1272-1307), poiché John Mayo, con atto, nel Diciottesimo Anno del Regno del citato Sovrano, aveva trasferito diverse proprietà in quella parte di questo piccolo Villaggio a Bernard Cavell (Senior), di Chesilhurst. In una "Inquisition Post Mortem" del 22 maggio del Quarto anno del Regno di Eduardo II (1307-1327), si legge "Eltham. The manor (ndr fornita totale estensione), held of the earl of Gloucester by service of 1d. yearly.  Craye Paulyn. The manor (ndr fornita totale estensione), tenure unknown. Cateforde and Rombergh. A messuage, 2 woods containing 30a., 10a. meadow, 314a. arable, and 30s. 2 3/4d. rent of assize, held of the abbot of St. Peter’s, Ghent (de Gandavo), by service of 23s. 4d. and a ploughshare yearly, to John Abel 8d., to Amisius Godesone 3 1/2d., to John de Cateforde 6d., and to William le Ridelere 1d.; and 30a. arable and 6a. pasture, held to farm of Thomas de Maryns, for the life of Sarra de Castello, rendering 40s. yearly. Wolewych and Modingham. 9l. 14s. 6d. rent, held for the life of Isabel de Vesci, to whom the late king granted them for life, service unknown.  Of all which tenements the said Anthony enfeoffed the king and his heirs, who re-enfeoffed him for life.". Il Priore ed il Convento di Sant'Andrea di Rochester, con contratto di locazione, nel Quinto Anno del Regno di Edoardo III (1327-1377), trasferirono a Sir Henry de Reddlynton, Cappellano, Laurence de Sutton e Robert de Voyle, tutte le decime dei covoni (fasci) derivanti dall'interno del Villaggio di "Modynham", all'interno della Parish di Chesilhurst e da quella di Eltham, e le decime derivanti da Bertrey, nella Parish di Codham, per il canone annuo di 8 Marchi. Thomas Banquel, morto nel 1361, fu investito di alcune terre nel Villaggio di Mottingham. Sempre durante il Regno di Eduardo III (1327-1377), in "A Descriptive Catalogue of Ancient Deeds" (op. cit.), si legge al numero "Kent. A. 9530.: "Feoffment by . . . . . son of Hugh Skynnere to William Clapitus of the manor of . . . . . . . with the appurtenances, in Eltham and [Mo]dyngham, which he had by the feoffment of William Galeys. Witnesses:—Sir John de Pulteneye, Sir Oto de Graunsoun, Sir Maurice de Breun, Sir William Vaghan and Sir William de Breun, knights, and others (named). Monday, the feast of St. Philip and St. James the Apostles, twenty . . . . Edward III.". Il 5 luglio 1374, si ordina a tutti gli Ufficiali giudiziari e Ministri di tutto il Regno di non pignorare gli uomini dei Manors Mottingham e Woolwich, che sono dell'antico demanio della Corona, per il pagamento del pedaggio sulle loro merci e proprietà, in contrasto con l'usanza del Regno secondo cui gli uomini dell'antico demanio della Corona sono esenti da tale pagamento in tutto il Regno. Il 18 febbraio 1405, si ordina a tutti gli Ufficiali giudiziari e Ministri di tutto il Regno di non pignorare gli uomini dei Manors Eltham, Mottingham e Woolwich, che sono dell'antico demanio della Corona, per il pagamento del pedaggio sulle loro merci. Il Manor di "Lieuesham" con tutte le sue pertinenze, vale a dire, "Gronewic", "Wilewic", "Modingeham", "Cumbe", rimasero all'Abbazia di San Pietro e Paolo di Gand sino alla soppressione degli "alien priories" in tutta l'Inghilterra, per lo Statuto del Secondo anno del Regno di Enrico V (1413-1422), quando divennero conferite alla Corona. L'anno successivo, il Re lo attribuì alla nuova Casa, il Priorato Certosino di Betlemme, di (West) Shene. Nel 1445, le terre afferenti a Mottingham erano di proprietà di Robert Cheseman, che dal suo matrimonio con Joan, figlia di Benjamin Cavell, ottenne anche alcune altre terre, che ernano state a lungo in possesso del Cavells. Alice, figlia ed erede di Thomas Cheseman, una discendente di detto Robert, sposò Robert Stoddard, il cui figlio George e Anna, sua moglie, nel 1560, ricostrirono l'antica dimora chiamata Mottingham-Place, che, con le terre appartenenti ad essa, continuarono ad appartenere a quella Famiglia sino alla morte di Nicholas Stoddard, nel 1765, che morendo celibe e senza testamento, originò un lungo contenzioso presso la Corte di Cancelleria, dato che apparvero molti Pretendenti alla sua eredità. Alla fine, questa Tenuta venne attribuita a William Bowerman, di Newport nell'Isola di Wight, che trasferì i suo diritti al Signor Dyneley, che ricostruì il sito in uno stile molto bello per risiedervi. Verso la fine del XVIII secolo, la casa venne comprata da Robert Dyneley, che la riparò e modernizzò. Nella vecchia casa c'erano le seguenti date: all'interno della torretta, 1560; su un camino, 1561; su un cancello esterno, 1635. Sul vetro delle finestre, c'erano numerosi stemmi. A non molta distanza da Mottingham-Place, verso est, un piccolo luogo chiamato Fairy-Hill, fu onorato dal soggiorno temporaneo del Conte Henry Bathurst, quando era Alto Lord Cancelliere della Gran Bretagna. Le decime di Mottingham continuarono nel possesso del Priore e Convento di Sant'Andrea di Rochester sino alla Soppressione del Monastero, nel marzo del Trentaduesimo Anno del Regno di Enrico VIII (1509-1547), quando, il Monarca ottenne Il Manor di "Lieuesham" con tutte le sue pertinenze, vale a dire, "Gronewic", "Wilewic", "Modingeham", "Cumbe". Egli, l'anno successivo, fissò queste decime, con sua autorizzazione, sul nuovo nominato Decano e Capitolo di Rochester. In particolare, il 27 gennaio 1523, nel testamento di John Roper di Eltham allora nel Kent, si fa riferimento ad altre terre a "Modyngham": "R. O. 72. JOHN ROPER, of Eltham, Kent. His will. The executors are the prior of Christ Church, Canterbury; Sir John Fyneux, his father-in-law; Ric. Broke, judge; John Hales, baron of the Exchequer; Jane, his wife; and Chr. Hales, John Sethe, Robt. Maycote, John Chilton, and John a Bery, his old servants. Sums are left to divers churches in Kent for tithes forgotten, and for their repairs; 100 marks to make a horseway for the fishwives and others, in the highway from Whytestaple to the entry of the street of St. Dunston, the Westgate, Canterbury. Gives directions for the division between his sons William, Edward and Christopher, according to the custom of gavelkind, of his lands in Kent; viz., Wellehall, Eltham; a place in St. Dunstan's parish, Canterbury; Chestfeld, in Swalcliff parish; the Logge, Linsted parish; lands in Dodyngton, Kyngisdowne, Norton and East Greenwich; manors of Welhawe and Estborne in Eltham; and other lands in Modyngham, Lee, Chesylhurst, Kydbroke, Charleton, Wolwyche, Bexley, Brambyltigh in Hakyngton, &c. Bequests to his wife, his daughters, Agnes the nun of Dartford, Elyne and Margaret, lady Fyneux, subprioress of Dartford, &c. 27 Jan. 15 Hen. VIII. 1523.". John, Conte d Warwick, primo figlio del Duca di Northumberland, possedette successivamente il Manor di Lewisham; ma perse i diritti civili ed il Manor andò alla Corona, da cui, nel Quinto Anno del Regno di Elisabetta I (1558-1603), venne concesso a suo fratello, Sir Ambrose Dudley, che era stato restaurato in linea di sangue dalla Regina Mary (1553-1558), e nel Quarto Anno della Regina Elisabetta I era stato creato Barone L'Isle, ed il giorno dopo, Conte di Warwick. Subito dopo, Egli lo scambiò con altre terre con quella Principessa; e lei, nel Diciottesimo Anno del suo Regno, concesse questo Manor e la Canonica, per quarant'anni, a Sir Nicholas Stoddard, di Mottingham. Alla scadenza nel 1605, il Giacomo I (1603-1625) ne concesse un'altra locazione per altri quaranta anni a Sir Francis Knolles. La Famiglia Stoddard, di cui Nicholas viene citato poco sopra, deve essere stata importante, visto che dai Registri della vecchia Parish Church di Lewisham, dedicata a St. Mary, risultano numerosi Membri: ""Abigail, daughter of Sr Nicholas Stoddard, baptized Dec. 20, 1609; buried Feb. 9, 1641–2; John baptized Jan. 20, buried Jan. 24, 1610–1; the Lady of Sr Nicholas Stoddard of Lee, buried Feb. 22, 1626–7; Sr Nicholas Stoddard, of Mottingham, Mar. 7, 1635–6; William, his son, Nov. 14, 1646; Judith, his daughter, Dec. 8, 1646; Mrs Mary, his daughter, Mar. 7, 1649–50; Nicholas Stoddard, Esq. (ndr ultimo erede maschio di questa antica Famiglia), Dec. 21, 1765.". Il 4 agosto 1585, accadde uno strano evento a Mottingham: in un terreno, allora appartenente a Sir Percival Hart. Di prima mattina, il terreno cominciò a sprofondare talmente, che tre grandi olmi furono improvvisamente inghiottiti nella fossa. Le loro cime caddero verso il basso nel buco e, prima delle dieci, erano così infossate che nessuna loro parte era ormai distinguibile, risultando il fosso improvvisamente colmo d'acqua. L'ampiezza di questo foro era circa ottanta yarde, e così profonda, che una linea di suono di cinquanta braccia (unità di misura) non avrebbe raggiunto il fondo. A circa dieci yarde di distanza dal precedente, c'era un altro pezzo di terra che affondò nello stesso modo, vicino alla strada principale, e così vicino ad una casa, da terrorizzare i suoi Abitanti. A riguardo, Thomas Fuller, nel XVII secolo, in "The Worthies of England" scrisse che la causa dell'incidente non era nota, ma era probabile che si fosse sviluppata una dolina, un buco eroso dall'acqua nella roccia: la zona, infatti, è percorsa da torrenti, sia superficiali che sotterranei; il crollo o lo spostamento del sottosuolo potrebbe essere attribuito a loro. Riguardo all'ubicazione di tale luogo, non vi è concordanza, dato che alcune Fonti che abbiamo consultato inidcano che "Il sito della dolina non è più noto" (ndr l'unico specchio d'acqua stagnante che si trova nella zona oggi è il laghetto a "The Tarn Bird Sanctuary"), mentre altre indicano che il sito "è vicino alla strada che conduce a Fairy-hill (ndr era la villa del tardo Conte Bathurst quando era Lord Cancelliere d'Inghilterra, successivamente, occupata da Henry Hoare, dal Generale Morrison, John Randall, ed infine, del Signor Naylor). Nei Registri della Parish Church di Eltham, dedicata a St. John the Baptist, si legge "William, son of Sr Nicholas Stoddard, of Mottingham, baptized Mar. 8, 1603–4.". Nei Registri della Parish Church di Chislehurst, dedicata a St. Nicholas, si legge: "Frances, daughter of Sr Thomas Horde and Frances, baptized at Mottingham, Mar. 11, 1623–4, buried Mar. 29.". Alla morte di Carlo I (1625-1649), un'Ordinanza abolì i Dicaconi e Capitoli e dispose la vendita dei loro beni, per cui, le decime di Mottingham vennero stimate e così vennero definite: tutte le porzioni di decime, grandi e piccole, derivanti dal Villaggio di "Modingham", nelle Parishes di Chesilhurst ed Eltham, lasciate dal Decano e Capitolo, Quindicesimo anno di Re Carlo I (ndr 1639), per venti anni, al canone annuo di cinque sterline a Nicholas Buckeridge, ma di valore, sul miglioramento, venti sterline all'anno. Alla Restaurazione di Carlo II (1660 -1685) ed il ristabilimento della Chiesa d'Inghilterra, questa porzione di decime tornò nuovamente al Decano ed al Capitolo, che ne acquisirono l'eredità. Nel 1796, Daniel Lysons (op. cit.) scrive: "Motting-ham. Modingham, o Mottingham, è un villaggio extra-Parish, confinante con questa Parish (ndr Eltham) e Chislehurst; ad entrambe le quali esso è stato supposto appartenere. Gli abitanti si servivano degli uffici della Parish a Chislehurst nello scorso secolo; ma, per la maggior parte, essi frequentano la Chiesa di Eltham, e vengono battezzati e seppelliti lì. Il numero delle case in questo villaggio è 17. .... Questo villaggio appartiene al Manor di Eltham sin dal Regno di Eduardo I; in precedenza, sembra essere appartenuto a Lewisham.". In tale anno 1796 , le grandi decime di "Mottinghamare" spettavano a Robert Dinely. Nel 1836 sembra che siano stati scoperti dei passaggi sotterranei che si diramavano dal Palazzo di Eltham per una certa distanza in direzione sud-est, trasformati poi in canali di scolo. Da un opuscolo pubblicato qualche anno prima del 1878 si apprende che una botola sotto il piano terra di uno degli appartamenti conduceva ad una stanza inferiore, ampia dieci piedi per cique, da cui uno stretto passaggio circa dieci piedi di lunghezza portava ad una serie di passaggi e scale, alcuni dei quali erano verticali e altri su un piano inclinato: questi una volta erano utilizzati per il ricambio dell'aria e per scagliare giù missili e palle di cannone sulle teste degli attaccanti sottostanti. Questi passaggi sono stati esplorati a una distanza di quasi 500 piedi, 200 dei quali giacevano sotto il fossato. In un campo compreso tra Eltham e Mottingham l'arco era rotto, ma comunque il passaggio potrebbe essere tracciato ulteriormente, procedendo nella stessa direzione. In quella parte immediatamente sotto il fossato, vennero trovate due porte di ferro completamente carbonizzate, mentre grandi stalattiti, formate da super-carbonato di calcio, che scendevano dal tetto dell'arco, indicavano sufficientemente l'intervallo di tempo dall'ultima volta che tali passaggi erano stati utilizzati. Nel 1848, stando ai dati riportati in "A Topographical Dictionary of England" citato, Mottingham contava 124 abitanti e si estendeva per 637 acri di cui 70 boschivi. Il principale insediamento, in tempi storici, era ubicato lungo l'attuale Mottingham Lane (che rientra quasi completamente nel London Borough of Bromley, tranne nel tratto più settentrionale, la cui parte terminale ed il lato occidentale ricadono nel London Borough of Greenwich), dove insistevano grandi case, come Fairy Hall (ricostruita nel 1856) e Mottingham House (demolita nel 1969; vennero rinvenute le fondamenta di una villa di Epoca Tudor). La parte rimanente del Distretto, era rappresentata da terreni agricoli. Nel 1866, la mancanza di un significativo insediamento determinò l'intitolazione della nuova stazione da parte della "South Eastern Railway" come "Eltham" (nel 1892, il nome fu cambiato in "Eltham & Mottingham" e nel 1927, nell'attuale "Mottingham"). Ciò rappresentò lo stimolo iniziale alla crescita edilizia: cominciarono a diffondersi dei piccoli cottages lungo l'attuale Mottingham Road (che segna il confine tra il London Borough of Greenwich, a nord-est, ed il London Borough of Bromley, ad sud-ovest), mentre i primi negozi comparvero negli anni '60 del XIX secolo a "The Terrace". Negli anni '80 del XIX secolo, cominciarono a comparire case di fascia più alta, all'atto della creazione di West Park, le quali riscossero (ed ancora oggi riscuotono) un notevole successo. La separazione di Mottingham da Eltham si ebbe nel 1866, quando divenne una Parish autonoma. Questa, nel 1881, aveva una popolazione di 779 persone e copriva un'area di 642 acri (2,60 chilometri quadrati). La prima Chiesa di Mottingham fu St. Andrew, che risale al 1880-1884, edificata nei campi tra la stazione ed il Villaggio di Mottingham, lungo Court Road; ciò fu un ulteriore elemento che stimolò l'autonomia di Mottingham da Eltham. Nel 1889, Mottingham non venne incluso nella nuova Contea di Londra, formando, perciò, una protuberanza del Kent, che confinava con Londra ad ovest, nord ed est. Dal 1894 al 1934, formò una parte separata del Distretto Rurale di Bromley con una propria Amministrazione. La Mappa di Mottingham del 1909 mostra ancora il territorio suddiviso in campi agricoli. Soltanto dopo la Prima Guerra Mondiale l'area perse la sua connotazione rurale, soprattutto a partire dal 1923, come conseguenza della costruzione di Sidcup Road (il cui tratto terminale meridionale ricade nel London Borough of Bromley), che migliorò i tempi di percorrenza su strada per Londra e stimolò lo sviluppo urbanistico d è diventato un catalizzatore per lo sviluppo edilizio lungo il suo percorso. Al principio degli anni '30 del XX secolo, il Consiglio della Contea di Londra comprò la "Court Farm Estate" ed iniziò la costruzione della "Mottingham Estate"; le prime case vennero occupate nel 1935. Si trattò di una urbanizzazione abbastanza autosufficiente con un importante centro commerciale e diverse Scuole. Nello stesso anno, a nord della linea ferroviaria, il Metropolitan Borough of Woolwich" comprò quanto rimaneva dei terreni di Eltham Lodge, con boschi e un lago (oggi The Tarn Bird Sanctuary). Nel 1931, la Parish di Mottingham aveva 2120 abitanti. Nel 1934, il Distretto Rurale di Bromley e la Parish civile di Mottingham vennero abolite e l'area venne trasferita al Distretto Urbano di Chislehurst e Sidcup. La trasformazione urbanistica è evidente nella Mappa di Mottingham del 1937, dove i vecchi terreni agricoli appaiono, ormai, tutti edificati. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il Woolwich Council iniziò Coldharbour Estate ad est di Mottingham Road, quindi, nella parte che ricade nel London Borough of Greenwich. Sui rimanenti terreni agricoli, il Consiglio della Contea di Londra edificò alloggi per la popolazione locale rimasta senza casa a causa dei bombardamenti tedeschi: tra il 7 ottobre 1940 ed il 6 giugno 1941, 67 bombe e 5 mine paracadutate colpirono Mottingham e Chislehurst North. Nel 1965, il Distretto Urbano di Chislehurst e Sidcup venne abolito e l'area passò dal Kent alla Grande Londra. Come anticipato sin dall'inizio, i confini tra Bromley e Greenwich, e tra Bromley e Lewisham attorno a Mottingham vennero ridefiniti nel 1994, con la conseguenza che oggi, il territorio di Mottingham è diviso tra Bromley (a cui viene attribuito amministrativamente) e Greenwich (in cui ricade la stazione di Mottingham). Ulteriori recenti sviluppi sono stati limitati ad edilizia abitativa su piccola scala per interventi di riqualificazione su terreni usati in precedenza per scopi industriali o commerciali. La popolazione del Distretto elettorale di Mottingham e Chislehurst North è prevalentemente Bianca, anche se poche sono le coppie sposate, scarse le proprietà di auto e case, con in aggiunta bassi livelli di istruzione. Ciò spiega perché la già citata Winifred H. Parkinson, in "Mottingham: From Hamlet to Urban Village" (2005), indica tra le sfide del Distretto nel XXI secolo "poverty, poor health, disad­vantaged families, unemployment, insufficient investment in youth". Ed infatti, Mottingham è una delle aree di Bromley dove vi è maggiore concentrazione di povertà, il che fa comprendere come vi sia chi non si senta sicuro. Ad esempio, un Residente rientrante nella categoria "BME" (Black & Minority Ethnic), disse di aver vissuto in diversi posti a Londra, ma non si era mai sentito così insicuro come a Mottingham. Diversa è la situazione della parte vicina all'Eltham College, nota come "Mottingham Village", che non registra i livelli di povertà del resto di Mottingham, anzi, si sottolinea come mostri "a genteel ambience", un aspetto signorile.

Greenwich - Visita guidata

La piccola stazione di Mottingham

La piccola stazione di Mottingham

The Tarn Bird Sanctuary

The Tarn Bird Sanctuary

Il cartello che suggerisce le possibili destinazioni

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"Pennuto"

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