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Londra vissuta dagli Italiani ...

St Pancras International

Sintesi

St Pancras International è una frequentatissima stazione ferroviaria.

Distanza dal centro: 2,4 miglia.

Attrattiva: normale, rilevante se siete interessati alla British Library o ai trasporti.

Descrizione dell'area attorno alla stazione

Uscendo dalla stazione, siete su Euston Road, un'ampia e lunga strada trafficata a tutte le ore del giorno e della notte. Andando in direzione ovest, verso la stazione di Euston, trovate la British Library. Andando verso nord, se fiancheggiate Midland Road, e girate a sinistra in Brill Place, trovate lo spazio verde omonimo. Proseguendo, entrate in Pancras Road, trovando sulla destra, dapprima la vecchia Chiesa di San Pancrazio (St. Pancras Old Church), poi, St. Pancras Gardens, St. Pancras Hospital e di fronte Goldington Crescent Gardens. Se imboccate Crowndale Road, trovate Oakley Square Gardens, ma ormai siete prossimi alla stazione della metropolitana di Mornington Crescent. Tornate poco all'indietro, fiancheggiate il citato Ospedale seguendo St Pancras Way, per raggiungere il Grand Union Canal. Se tornate verso sud, raggiungete Camley Street Natural Park, che attraversate in direzione sud, superate l'incrocio tra Goods Way e Camley Street, raggiungendo nuovamente Pancras Road, trovando Pancras Square Library.

Toponimo

Il nome dell'area è documentato per la prima volta nel (Great) Doomsday Book (1086), per l'esattezza nel Folio 128r, dove si legge "(ad) Sanctum Pancratiū" in riferimento a due distinte voci relativamente alle terre del Vescovo di Londra nella Hundred di "Osuluestane" (Ossulstone):

Successivamente, si legge "Ecclesia S. Pancratii" (circa 1183), "Ecclesia Sancti Pancracii" (1428), "Parochia S. Pancratii extra Londinium"'(1291, 1294), "Parochia Sancti Pancrassi" (1353), "Pancras Chirche" (circa 1387), "St. Pancras in the Fields" (1531), "St. Pancrace" (1558), "Pancrich" (1575), "Pankeridge alias St Pancras" (1588), "Pancras" (1593), "Pankridge Church" (1613), "Pankeridge" (1616), "Pancredge" (1628), "Pankridge" (1704), "Pancrass" (1754). In merito al significato del termine, "Pancras" è l'inglesizzazione della parola Latina "Pancratius". Trattando di St. Pancras Parish Church (= St. Pancras New Church) realizzata nel 1822 ed ubicata nei pressi della stazione di Euston, esattamente all'angolo tra Euston Road ed Upper Woburn Place, abbiamo riportato la traduzione di una tavola recante la storia sintetica di San Pancrazio. Questa è la giusta sede per approfondire, sia pure brevemente, il discorso. Stando ad Erodoto, i Brigi (affini ai Macedoni ed ai Traci), che vivevano nei Balcani meridionali, emigrarono attraverso l'Ellesponto (Stretto dei Dardanelli) in Anatolia (attuale Turchia), cambiando il nome in Frigi. San Pancrazio era un giovane Nobile appartenente a tale etnia che venne martirizzato dai Romani, al tempo dell'Imperatore Diocleziano, a causa della sua fede Cristiana. Proprio perché soffrì per la fede in giovane età, San Pancrazio divenne il "Santo Patrono dei bambini". Diverse Chiese vennero erette in suo onore in Inghilterra ed in Italia. In particolare, in quella dedicata a San Pancrazio che sorge sul sito dove la Tradizione ritiene sia stato decapitato, si custodisce ancora il suo corpo. La festività di San Pancrazio ricorre, per la Chiesa Cattolica, il 12 maggio, perché in quella data patì il martirio a Roma, nell'anno 304. Dopo essere stato decapitato, venne sepolto nel Cimitero di Calepodio (Calepodius), che conseguentemente assunse il suo nome. San Pancrazio viene sempre rappresentato come un ragazzo, con una spada sollevata in una mano ed un ramo di palma nell'altra. Lo stemma della Parish rappresenta il Santo con simili emblemi. Il nome Pancrazio ha origine greca è letteralmente significa "Chi ha tutto".

Storia

Informazioni fondamentali sulla Storia dell'area sono fornite da John Norden in "Speculum Britanniæ: an historical and chorographical description of Middlesex and Hartfordshire" (1593); da William Maitland in "The History and Survey of London from its Foundation to the Present Time" (1756); da Oliver Goldsmith in "The citizen of the world; or Letters from a Chinese philosopher, residing in London, to his friends in the East" (1762); da Edward Wedlake Brayley - James Norris Brewer - Joseph Nightingale in "London and Middlesex Or, an Historical, Commercial, & Descriptive Survey of the Metropolis of Great-Britain: Including Sketches of Its Environs, and a Topographical Account of the Most Remarkable Places in the Above County" (1816); da William Windham in "The diary of the Right Hon. William Windham, 1784 to 1810" (1866): da John Timbs in "Curiosities of London, Exhibiting the Most Rare and Remarkable Objects of Interest in the Metropolis, with Nearly Sixty Years' Personal Recollections" (1867); da Samuel Palmer in "St Pancras; Being Antiquarian Topographical and Biographical Memoranda Relating to the Extensive Metropolitan Parish of St Pancras, Middlesex; with some account of the Parish from its foundation" (1870), pagina 23; da Sabine Baring Gould in "Lives of the Saints" (1872-1877); si leggono in "Survey of London: Volume 19, the Parish of St Pancras Part 2: Old St Pancras and Kentish Town" (1938), alle voci "Introduction" (pagine 1-31), "St. Pancras Old Church" (pagine 72-95), "Appendices: The church of St. Pancras" (pagine 124-131); sono fornite da J. E. B. Gover - A. Mawer - F. M. Stenton, con la collaborazione di S. J. Madge in "The Place-Names of Middlesex, apart from the City of London" (1942); si leggono in "A History of the County of Middlesex: Volume 1, Physique, Archaeology, Domesday, Ecclesiastical Organization, the Jews, Religious Houses, Education of Working Classes To 1870, Private Education From Sixteenth Century" (1969), alla voce "Domesday Survey: Translation of the Text" (pagine 119-129), punti 26 e 34, che traduciamo e sintetizziamo liberamente.

1. Eventi storici di rilievo

Per semplificare la lettura, distinguiamo i seguenti punti:

1. Vecchia Chiesa di San Pancrazio (St. Pancras Old Church)

Frammenti di materiale Romano si trovano distribuiti in varie parti della costruzione.  Il che fa comprendere la posizione dello Storico Charles Ree, nel 1955, osservò: "Ci sono pochi dubbi che un accampamento Romano fosse situato di fronte alla Chiesa di San Pancrazio all'incirca in questo periodo, e che la Chiesa insistesse sul sito di un 'Compitum' (= Tempio) Romano che veniva utilizzato come luogo di pubblica preghiera e pubblico incontro ... Sembra probabile che il citato Altare Romano venne adattato alla Liturgia Cristiana poco dopo l'emanazione dell'Editto di Milano (313), dovuto a Costantino (Augusto per l'Impero Romano d'Occidente) e Licinio (Augusto per l'Impero Romano d'Oriente), traendo il nome da Pancrazio da poco martirizzato." Si comprende, allora, quanto riportato nella tavola informativa fuori della Chiesa: "(La Chiesa) insiste su uno dei più antichi siti di culto Cristiano, forse risalente al principio del IV secolo ..... è un "luogo di preghiera e meditazione sin dal 314.". Va osservato, però, che l'accampamento Romano di cui sopra indicato dallo Storico Charles Ree corrispondeva a "Caesar’s Camp" a Pancras chiamato "The Brill", identificato dall'Antiquario William Stukeley negli anni '50 del XVIII secolo. Tuttavia, persino i Contemporanei di William Stukeley non riuscirono a trovare tracce dell'accampamento Romano e ritennero che Egli avesse fatto correre troppo la sua immaginazione. Gillian Tindall suggerì che i blocchi e le protuberanze nei campi ad ovest della Chiesa che William Stukeley aveva interpretato come un accampamento romano, in realtà, rappresentassero tracce dell'originario Villaggio Medioevale di St. Pancras, prima che il centro dell'insediamento si spostasse a nord nell'area dell'attuale Kentish Town. Anzi, l'uso che aveva fatto Charles Ree della parola "Compitum", cioè un Tempio o Santuario ubicato ad un incrocio, svelava che si era rifatto al libro "Middlesex in British, Roman and Saxon times" (1919) di Montagu Sharpe (1856–1942), un Magistrato del Middlesex, già Presidente del Consiglio della Contea del Middlesex, Storico amatoriale ed Archeologo, il quale aveva ipotizzato che il Middlesex, al Tempo dei Romani, avesse subito una divisione della terra delimitata dalle strade tracciate secondo un reticolo regolare che copriva tutta la Contea. Nel tracciare la griglia, Montagu Sharpe notò che un certo numero di antiche "Parish Churches" risultava insistere sulle intersezioni o in loro prossimità, o, almeno, sull'allineamento delle strade. Concludese che, perciò, tali Chiese dovevano trovarsi sui siti di Altari Pagani e rappresentavano la deliberata conversione di Templi pagani all'uso Cristiano operato dai primi Missionari dei Sassoni Intermedi nel VII secolo. La vecchia Chiesa di San Pancrazio (St. Pancras Old Church) è una delle Chiese segnate sulla mappa di Montagu Sharpe. Nonostante quanto osservato, non sono pochi quelli che ritenevano che, ad ogni modo, tale Chiesa avesse un'origine remota: a. Una credenza locale sostenuta sino al XVIII secolo, secondo cui St. Pancras era ritenuta molto antica, forse la Chiesa più antica dell'Inghilterra: b. Il Reverendo J. Carter Rendell (Vicario dal 1912 al 1926), che sosteneva che la lastra dell'altare Medioevale segnata con cinque croci di consacrazione, trovata durante scavi lavori di costruzione effettuati nel XIX secolo, potesse datarsi al VI secolo; c. Due Vicari, di cui non siamo riusciti ad identificare il nome, che sostenevano di aver visto nella Biblioteca Vaticana un manoscritto in cui si leggeva che St. Pancras era stata costruita, rispettivamente, nel IX secolo o nel IV secolo; d. Lo Storico Samuel Palmer, che nel libro "St Pancras; Being Antiquarian Topographical and Biographical Memoranda Relating to the Extensive Metropolitan Parish of St Pancras, Middlesex; with some account of the Parish from its foundation" (1870), alla pagina 23, scrive: "Questa vecchia e venerabile Chiesa è detta essere il primo luogo di culto Cristiano nella Contea del Middlesex nell'VIII o IX secolo."; e. Il Cartografo John Norden, che nel suo libro "Speculum Britanniæ: an historical and chorographical description of Middlesex and Hartfordshire" (1593) affermava che la fatiscente Chiesa di San Pancrazio era più antica della Cattedrale di San Paolo"; f. Alcuni, fondandosi sui pezzi di elementi medioevali nella struttura e sui riferimenti del Domesday Book, le attribuivano una datazione precedente alla Conquista Normanna (1066); g. Nel 1871, in "Building News", Robert Lewis Roumieu, scrisse: "La vecchia Cihesa era principalmente Tardo Tudor. Quando venne demolita per essere ricostruita, vennero rinvenute diverse piccole colonne Normanne, testate di pilastri ed altri residui di un edificio Normanno fra i materiali utilizzati nelle mura, lasciando nessun dubbio che la Chiesa originaria era stata una struttura Normanna che era stata in una certa epoca totalmente ricostruita ed in parte utilizzata come materiale nella ricostruzione.". Il vero problema è che scarse sono le prove documentarie relative alla storia iniziale della Chiesa, per cui, non è dato di sapere quando questa venne fondata. In aggiunta, lo Storico William Maitland, Autore del libro "The History and Survey of London from its Foundation to the Present Time" (1756) rigettò la "Tradizione grossolana" locale sostenuta sino al XVIII secolo (secondo cui, come abbiamo scritto, forse, St. Pancras era la Chiesa più antica d'Inghilterra) e ritenne che vi era stata operata una confusione con l'antica Chiesa similmente dedicata a San Pancrazio, ma ubicata a Canterbury, ritenuta essere derivata nel 598 dalla conversione di un Tempio Pagano da parte di Sant'Agostino di Canterbury (ciò è sostenuto da Sabine Baring Gould in "Lives of the Saints" (1872-1877). Quel che è certo è che i monumenti nella Chiesa ed il riutilizzo delle pietre attestano la storia dell'evoluzione della sua struttura. La prima citazione della Chiesa ricorre in due documenti che vanno dal 1160 al 1180 con cui Ralph de Kentewode conferma la concessione di terre alla Chiesa e Parish of St. Pancras. A quel tempo, la Chiesa e sue pertinenze facevano parte dei benefici di St. Pancras nella Cattedrale di San Paolo. La successione dei Vicari della vecchia Chiesa di San Pancrazioi (St. Pancras Old Church) è nota a partire dal Prete Fulcherius, Canonico di San Paolo, il quale venne ordinato Vicario perpetuo di St. Pancras nel 1181, con una pensione annuale di 2s. Nel 1183, William de Belmeis, il titolare dei benefici di St. Pancras, concesse la "sua Chiesa di San Patrizio" al Capitolo di San Paolo. La concessione comprendeva tutto ciò che atteneva alla Chiesa, sia terreni, persone, ecc. ed era a vantaggio dell'anima del donante, suo zio Richard de Belmeis, Vescovo di Londra e suo padre Robert de Belmeis. Testimone dell'atto fu Ralph de Diceto, il celebre ed energetico Diacono di San Paolo, che, nel 1181, aveva fatto effettuare un'indagine sulle proprietà del Capitolo. Il trasferimento venne confermato in quell'anno da Gilbert, Vescovo di Londra. Il Diacono ed il Capitolo assegnarono 100 s. annui al Vicario di St. Pancras, come parte della dote del Vicariato. Non molto dopo, le decime della Chiesa vennero concesse dal Diacono e dal Capitolo di San Paolo all'Ospedale nella loro Cattedrale, fondato da Henry de Northampton, riservandosi, però, per se stessi, un marco annuo. Edward Wedlake Brayley, James Norris Brewer, Joseph Nightingale, in "London and Middlesex" (1816) scrivono che: "Quando venne fatta un'ispezione della Chiesa di San Pancrazio nel 1251, c'erano solo quaranta case nella Parish.". Nei documenti del Capitolo, vi è traccia di una ispezione fatta nel 1249-1250, da cui risulta l'esistenza di libri per le celebrazioni, paramenti, lastre ed altri ornamenti della Chiesa. Si rileva anche il numero delle case della Parish pari a trentasei accanto alle Manor Houses di Tottenhall, Rugmere, Northbury (Cantlowes?) e Alkichesbury. Un'altra casa è citata come di proprietà di Adam de Basing, che tenne il Manor di St. Pancras e divenne Sindaco di Londra nel 1252. Il documento continua indicando che il Vicario perpetuo occupava le costruzioni vicino alla Chiesa, accanto a quattro acri di terra arabile e che riceveva riceveva le piccole decime con un aumento di cento scellini permessi dal Capitolo dalle grandi decime. C'è un ulteriore riferimento al sito della casa parrocchiale di St. Pancras, dove si dice che "sul lato settentrionale della Chiesa, c'è lì, un altro perzzo di terra dove le grandi decime vengono incassate e all'entrata di tale terreno è stata chiusa dal Maestro W. de Lichfield, che sta facendo una strada ad esso dall'Altare alto." L'ispezione successiva risultante dai documenti si ebbe nel 1297. Essa cita il Coro, la navata, la torre, il portico, indica le condizioni strutturali di ciascuna parte della costruzione ed elenca gli ornamenti ed arredi. Traiamo da esso che accanto all'Altare alto, c'erano due altri Altari, uno dedicato a Nostra Signora e l'altro a San Nicola. Il Crocifisso è indicato con immagini di Nostra Signora e San Giovanni, con un'immagine di Santa Caterina, accanto quelle di San Nicola e Nostra Signora sui loro Altari, l'ultimo con un tabernacolo. E' riportata anche una immagine di San Giovanni Battista. La Chiesa era ben fornita di libri per le celerazioni, paramenti. Il resoconto dell'ispezione conclude: "Gli edifici del Vicariato sono in condizioni rovinose e malamente protette dal tetto, ed il Vicario riceve dalle piccole decime circa 20 scellini all'anno. Le case della Canonica sono ben protette dal tetto, ma le mura richiedono intonacatura, ed appartengono alla citata Canonica 2 acri di terra che valgono 12 pence all'anno. Un tal Paulinus ha i profitti della Chiesa e le rendite della Canonica come una fattoria dal contadino Master Ralph de Ivingho, di 4 sterline all'anno". Ralph era un Canonico della Cattedrale di San Paolo e divenne suo Cancelliere. Nel 1327, la Canonica (Casa parrocchiale) venne valutata 13 marchi annui. Nel 1331, Eudardo III diede l'autorizzazione al Diacono ed al Capitolo di San Paolo di recintare la "Parish Church" e di costruire case per il Prete ed altri. Si fa riferimento alle inondazioni del Fiume Fleet ed a quante volte i Parrocchiani siano stati interessati da tali prolemi, dato che spesso l'acqua ricopriva la strada sotto la Chiesa. Nel 1375, Joan, Vedova di Robert Ferrers, morì possedendo la Tenuta chiamata Manor di Pancras, detenuta dal Diacono e Capitolo di San Paolo, pagando una rendita di 30 scellini. Nel 1378, Robert Ferrers, che aveva ereditato le terre di sua madre, vendette la Tenuta a Sir Robert Knolles. Nel 1381, morti Sir Robert e sua moglie Custancia, la Corona, a cui tornarono i beni li concesse, al Priore e Convento della Casa dei Monaci Certosini. Sebbene il diritto di consegna al Vicariato di St. Pancras fosse stato chiaramente confermato al Diacono ed al Capitolo, Roger Holm, beneficiario dei diritti su Cantlowes, nel 1390, lo reclamò poiché "appartenevano totalmente alla sua consegna in ragione della sua dignità di St. Pancras" mettendo avanti un candidato, John Harpedene. Nel 1441, il diritto di "advowson" (designare un membro del Clero per una sede vacante), le decime, rendite e profitti della Chiesa vennero attribuite a Walter Sherington, Canonico residente, per 10 marchi annui ed allo stesso modo, la Canonica (Casa parrocchiale) continuò ad essere, di tempo in tempo, fittata soprattuto ai Canonici della Chiesa. Alla sopressione, il Diacono ed il Capitolo riacquisirono la Canonica, che da tale periodo, fu trasferita nella maniera consueta con la proprietà della Chiesa, riservandosi una rendita di £13 6s. 8d. Nel 1549, venne fatto un inventario dei beni della Chiesa, durante il regno di Eudardo VI. In esso, si cita il tetto della Chiesa, il Crocifisso della Cappella. Poichè non ci sono informazioni circa una Cappella attaccata alla Chiesa, si può ipotizzare che il riferimento è alla Cappella di Kentish Town. Stando alla Tradizione, la vecchia Chiesa di San Pancrazio (St. Pancras Old Church) fu l'ultima Chiesa a Londra e circondario in cui si celebrò una messa al tempo della Riforma protestante e che ciò determinò la passione delle vecchie famiglie Cattoliche a far seppellire i corpi dei propri cari nel limitrofo Cimitero, dove si vedono sulle tombe croci e vari tipi di iscrizioni Cattoliche. Un'altra ragione, probabilmente più toccante che spiegava l'attaccamento dei Cattolici alla sepoltura in questo sito, fu spiegata da William Windham (1750-1810) in "The Diary of the Eight Honourable: all'Epoca della Regina Elisabetta I (1558-1603), alcuni Cattolici vi erano stati bruciati!!! Nel 1593, il Topografo John Norden, in "Speculum Britanniæ: an historical and chorographical description of Middlesex and Hartfordshire" fornisce una nitida descrizione dell'isolamento della "Parish Church": "La Chiesa di Pancras si trova tutta sola, totalmente abbandonata, vecchia esposta alle intemperie, che per antichità perciò è ritenuta non dare la precedenza a (San) Paolo a Londra (ndr, cioè, è più antica). Nei pressi della Chiesa c'erano molte costruzioni ora deteriorate, che hanno lasciato la povera (St) Pancras senza compagnia o consolazione, sebbene sia ora ed in passato visitata con Kentish Town e Highgate ... ; ma raramente essi (ndr i fedeli) vengono qui perché hanno Cappelle di servizio nelle vicinanze; ma quando c'è un corpo da sotterrare, sono costretti a lasciarlo in questa Chiesa abbandonata o cimitero, dove (nessun dubbio) giace certo fino al giorno della Resurrezione come se giacesse nell'imponente (San) Paolo.". In alcune aggiunte manoscritte al suo lavoro, lo stesso Autore riporta le seguenti osservazioni: "Sebbene questo luogo sia, come lo era, dimenticato da tutti, e veri uomini raramente lo frequentano, ma in diverse occasioni, ancora è frequentato dai ladri, che si riuniscono lì non per pregare, ma in attesa di persone che vadano a pregare; e molti cadono nelle loro mani, che li spogliano e scappano nudi. Andate lì non troppo tardi.". Attaccati alla Chiesa, vi erano circa 70 acri di terra, fittati nel 1641 per 10 sterline. Circa duecento anni più tardi, vennero fittati al Signor William Agar, formando il sito Agar Town. Le condizioni di St. Pancras erano ancora pessime nel XVII secolo, tanto che nel novembre 1642, la Chiesa abbandonata di St. Pancras fu trasformata in cinquanta camere per lavoratori. Nel 1650, su ordine del Parlamento, venne effettuata un'indagine (Survey of Church Livings), da cui risulta che John Elborow, di Wennington (Essex), Ecclesiastico, possiede la Canonica della Parish di St. Pancras in forza di un testamento fatto da Margaret Bust, deceduta, che ha un fitto concesso dal Dottor Wynnif, Diacono di San Paolo, datato 22 aprile 1637, dall'Annunciazione della Vergine Maria per ventuno anni, al canone annuo di 13 sterline, 16 scellini ed 8 pence. La Chiesa della Parish di Pancras è chiamata Pancras Church e si trova tra i campi lontana da qualsiasi casa di tale Parish. Dei terreni andarono a Sir Robert Payne, Peter Benson ed altri, per concessione fatta dai Lords dei Manors di Tottenham. La Corte di Centelowes stabilì, in considerazioine delle cinquantaquattro sterline pagate in contanti da Richard Gwalter per il fitto datato 9 giugno 1643, relativo a 4 acri della detta terra per 21 anni a 2 pence all'anno di fitto, e in considerazione delle 27 sterline in contanti pagate dal citato Richard, un altro fitto in data 2 agosto medesimo anno, relativo a 2 acri della detta terra con lo stesso termine e stesso fitto. Le somme incassate andavano destinate (e lo furono nel 1654) per le riparazioni della Chiesa di St. Pancras e per la costruzione della Cappella nella detta Parish (ndr si riferisce alla ricostruzione della Cappella di servizio a Kentish Town). Una successiva indagine, del 1668, fornisce informazioni precise ed interessanti relative alla Canonica e terreni e decime e canoni spettanti al Vicario. Nel 1731, venne sepolto nella vecchia Chiesa di San Pancrazio (Old St. Pancras Church) (Edward) "Ned" Ward, Autore di "London Spy" e di altri lavori famosi. Prossimo alla morte, scrisse i suoi ultimi voleri, ponendo prima della firma la scritta "Fatto sotto una pericolosa malattia, e firmata il 24 giugno 1731". Nel corso del testo effettuò dei riferimenti alla citata Chiesa: 'To good St. Pancras' holy ground  - I dedicate my lifeless clay" . Nell'anno 1745, c'erano solo due o tre case vicino alla Chiesa. Durante il XVIII secolo, St. Pancras venne usata principalmente per le sepolture. Nel 1726, il Cimitero venne ampliato, assorbendo un lotto limitrofo chiamato "The Pindle". Un altro lotto aggiuntivo, venne comprato nel 1792, a nord (di estensione 179 yarde per 60 yarde) ed aggiunto allo spazio destinato alle sepolture. Nell'ultimo decennio del secolo, i servizi erano svolti solo la prima domenica del mese, mentre quelli normali furono ripresi dopo molti problemi. Nel libro "The Citizen of the World", Oliver Goldsmith (1760–1761), nel descrivere in maniera divertente un viaggio via Islington, parla del nome del luogo: "Da qui [Islington] mi avviai con riluttanza a Pancras, come si scrive, o Pancridge, come si pronunzia; ma dovrebbero essere entrambi scritti e pronuziati Pangrace. Tale modifica mi avventurerò (ndr a spiegare) meo arbitrio: [Pau], in Greco, significa tutto; che aggiunto alla parola inglese grace, diventa all grace, o Pangrace: e, di certo, è davvero un nome adatto per un luogo di tale santità, poiché Pangrace è stimato universalmente. Tuttavia, posto ciò, se si eccettua la Parish Church (ndr Old St Pancras Church) e le sue belle campane, c'è poco a Pangrace che valga l'attenzione di un curioso osservatore." La spiegazione data per spiegare l'origine del nome è alquanto originale, ma lontano dalla ragionevolezza. Una veduta curiosa della vecchia Chiesa, in una certa misura idealizzata, che la rappresenta come una struttura crociforme con un campanile centrale, venne pubblicata nel 1800, da Laurie e Whittle di Fleet Street. Probabilmente, rappresentava la struttura ad un'epoca di gran lunga anteriore. Nella stampa si vedono tre case rurali e cottages isolati vicino alla Chiesa e pochi giovani olmi o altri alberi. Nel 1811, venne seppellito nella Chiesa Sidhy Effendi, l'Ambasciatore della Turchia. Un giornale del tempo descrive così la sepoltura: "All'arrivo, il corpo fu estratto da una copertura bianca che lo avvolgeva, secondo la tradizione islamica, venne avvolto da una tonaca elegante e posto nella tomba; immediatamente dopo, una grande pietra, all'incirca la dimensione del suo corpo, venne posta sopra; e dopo lo svolgimento di alcune cerimonie maomettane, gli intervenuti se ne andarono. La processione lungo la sua via al cimitero se ne andò in fretta. La tomba venne scavata in un oscuro angolo del Cimitero.". Nel 1822, venne aperta la nuova Parish Church (ndr St Pancras New Church) in Euston Road, di modo che il Reverendo James Moore, il Vicario, si recava lì dalla vecchia Chiesa che aveva perso il suo status parrocchiale per divenire "Cappella di servizio". Nel 1847, la vecchia Chiesa di San Pancrazio (St. Pancras Old Church) era diruta, non avendo subito modifiche sostanziali dal Medioevo, tranne per la copertura della torre e navata nel XVII secolo. In previsione della crescita della popolazione nella sezione meridionale della Parish, si decise di restaurarla. Si incaricò l'Architetto Alexander Dick Gough di apportare delle modifiche. I disegni fatti prima dell'intervento mostrano la configurazione originaria e le dimensioni della struttura, che era formata da una navata, un Coro senz'arco ed una torre orientale. L'entrata, originariamente, si effettuava tramite una porta sul muro meridionale, protetta da un portico, trasformato in Sagrestia nel 1787. La torre possedeva una porta occidentale ed un arco ed una scala a chiocciola nella torretta meridionale. Il progetto dell'Architetto Alexander Dick Gough prevedeva la rimozione della torre orientale e l'allungamento della navata in direzione ovest, una nuova torre meridionale e la Sagrestia settentrionale, la rimozione del portico. Il portico meridionale, che era stato usato per lungo tempo come Sagrestia, scomparve. Gli esterni vennero completamente rifatti o rilavorati. Mentre si effettuavano tali lavori, si fecero diversi rinvenimenti, tra cui, un piccolo Altare di pietra con incise cinque croci, sepolto alla profondità di sei piedi nell'angolo sud-orientale della torre, come pure tracce di nicchie di mattone (forse risalenti all'epoca Tudor), sotto le mura del Coro che erano state scrostate, sul muro orienale ma vennero nuovamente ricoperte. La Chiesa venne corredata da nuove finestre, porte ed altro, attenendosi allo stile del XII secolo, tanto che l'interesse storico della antica costruzione andò largamente perduto. Dal 1850 al 1887, la Chiesa venne gestita da un Parroco perpetuo, finché ebbe nuovamente un Vicario. Naturalmente, la costruzione di una ferrovia così importante come St. Pancras, in qualche maniera, doveva intaccare i terreni di St Pancras. Sintetizziamo, per non tediare ulteriormente il benevolo lettore, la questione, comunque, non breve: già nel 1803, la ferrovia aveva assorbito una vasta porzione dei terreni del Cimitero di St. Giles's-in-the-Fields (v. Tottenham Court Road). Nel 1862, la Midland Railway Company venne autorizzata dal Parlamento ad attraversare una porzione del Cimitero di St. Giles's-in-the-Fields, che è prossimo a quello della vecchia Chiesa di San Pancrazio (St. Pancras Old Church). Nell'autorizzazione, si legge che "il Rettore ed i suoi successori, a sua o loro spese, manterranno gli spazi sepolcrali in disuso in decente ordine come spazio aperto per sempre, e soggetto agli stessi diritti ed obblighi come se fosse un Cimitero; e farà le necessarie riparazioni dei muri ed altre recinzioni degli spazi sepolcrili in disuso; ed egli o essi rispettivamente saranno la persona o le persone responsabili legalmente da tempo a tempo per i costi e le spese ed incidenti relativi a tali manutenzione e riparazioni, ogni atto o atti del Parlamento contrario nonostante, stante che il Rettore o i suoi successori, da tempo a tempo, rispettivamente, non interferiranno con, o testardamente consentiranno danni che verranno fatti a, qualsiasi cripta, tomba, tavola, monumento, lapide, sia negli spazi sepolcrili in disuso, nella o sotto la Cappella.". Nel seguente 1863, la citata Midland Railway Company ottenne ulteriori poteri dal Parlamento di acquisire un angolo del Cimitero di St. Pancras per una parte della linea principale, apparentemente per lo scopo di erigere un pilastro per il viadotto che attraversa l'intero Cimitero, e che, dovendo essere realizzato su archi, avrebbe significato permettere ai treni di passare costantemente molto vicino alle finestre della Chiesa, e allo stesso tempo rullare sulle tombe. La sola ragione per acquisire questo angolo era perché gli Ingegneri della ferrovia supponevano che "non doveva essere stato usato per le sepolture, dato che non c'erano lapidi o alcuna indicazione superficiale.". In realtà, la ferrovia si astenne da effettuare un'indagine approfondita sul caso, visto che se avessero contattato le Autorità della Parish avrebbero scoperto che l'intera estensione dei giardini e degli spazi sepolcrili erano pieni di cadaveri. Nel 1864, la Midland Railway Company, non paga delle concessioni già ottenute nei due anni precedenti, 1862 e 1863, richiese ulteriori poteri, per la precisione, di ottenere la vecchia Chiesa citata e tutto il Cimitero, in quanto parte dei terreni necessari, al fine di collegare la linea principale e la Metropolitan Railway alla stazione di King's Cross. Ma tale richiesta venne rigettata e solo si consentì alla Società ferroviaria di attraversare il Cimitero di St. Pancras per tutta la sua lunghezza, ma tramite una galleria sotterranea, alla condizione che il tetto della galleria dovesse essere al di sotto della superficie sepolcrile di almeno dodici piedi (circa 4 metri), nonostante che si affermava che "i terreni sono così sovraffollati di cadaveri che centinaia di corpi sono seppelliti ad una profondità di ventidue piedi nella vecchia parte del Cimitero.". In aggiunta, quando nel 1848, la Chiesa venne modificata, fu necessario utilizzare una parte del Cimitero per l'espansione della struttura: mentre si effettuavano gli scavi necessari, alla profondità tra otto e dodici piedi, si trovò argilla ripiena di sostanze in decomposizione ed acqua sporca proveniente dal suolo circostante e che numerose bare erano ammassate una sopra l'altra a file, senza spazio intermedio. Seguirono altri due interventi di restaturo, nel 1888 e nel 1925, quando l'intonacatura del soffitto venne rimossa e posti in vista i sostegni del tetto. Le gallerie laterali vennero rimosse ed un nuovo organo posto nella galleria occidentale. Nel 1928, un incendio creò piccoli danni. Nel 1948, venne effettuato un ulteriore intervento di restauro, a causa dei danni dei bombardamenti tedeschi della Seconda Guerra Mondiale. Le caratteristiche Medioevali sono quasi completamente scomparse, ma dove una sezione del muro settentrionale è stata ripulita dell'intonaco, possono essere visti elementi della porta settentrionale e parte della sua testata arcata circolare. L'altezza insolita dell'arco (9 piedi al lato inferiore della corona) e le sue caratteristiche generali suggeriscono la datazione all'XI secolo ed indicano che le mura della navata sono di poco successive alla Conquista normanna (1066), se non addirittura anteriori. Ad est della porta settentrionale, c'è lo stipite (montante) occidentale di una grande monofora (finestra), apparentemente del XIII secolo, epoca durante la quale il Coro potrebbe essere stato ricostruito. Fuori il muro meridionale del Coro, si trova un telaio di una porta (non la porta) realizzato nella forma normanna di quattro ordini principalmente di cemento ma che incorporano alcuni capitelli trovati sul sito. La vecchia torre presentava interesse fondamentalmente per il suo tetto di piombo a forma di cupola che sembrerebbe risalire al principio del XVII secolo. La comparativa leggerezza dei muri orientali ed occidentali può indicare che la stessa torre venne ricostruita in quel periodo.

2. Eventi storici di rilievo

Dal "Toponimo", sapete che la prima ricorrenza documentale del nome dell'area si ha nel Domesday Book (1086) come "(ad) Sanctum Pancratiū", quando era di proprietà dei Canonici della Cattedrale di San Paolo. Nel 1251, quando venne fatta un'ispezione della Chiesa di San Pancrazio nel 1251, c'erano solo quaranta case nella Parish. Dalla lettura della Storia della vecchia Chiesa di San Pancrazio (St. Pancras Old Church) sovrariportata, in cui si legge più volte nel tempo, dell'isolamento tra i campi della struttura, è facile intendere come l'area rimase sostanzialmente rurale sino all'arrivo della ferrovia. Nel 1765, la popolazione della Parish era al di sotto delle 600 unità. Al principio del Regno di Giorgio III (1760-1820), una serie ininterrotta di campi andava da Bagnigge Wells in direzione nord verso St. Pancras, dove un altro pozzo e giardini da tè pubblici attiravano i visistatori. La strada tra St. Pancras e Londra era particolarmente pericolosa per i pedoni dopo il calar del sole, come pure frequenti erano le rapine tra St. Pancras e Gray's Inn Lane e tra quest'ultimo luogo e la Taverna "Jew's Harp". Abbiamo accennato in precedenza ai problemi di straripamento frequenti del Fiume Fleet. Uno di questi di notevole intensità occorse nel gennaio 1809. Un cronista locale, scrive: "In questo periodo, quando la neve era profonda, vi fu un rapido scongelamento, e gli archi (ndr dei ponti) non permettendo un sufficiente passaggio dell'incrementato flusso d'acqua, tutto lo spazio tra la Chiesa di San Pancrazio, Somers Town, ed il fondo della collina a Pentonville, in breve tempo fu coperto d'acqua. L'inondazione crebbe all'altezza di tre piedi dalla metà della strada; le stanze più basse di tutte le case in quello spazio vennero compeltamente inondate e gli abitanti patirono notevoli danni nei beni e mobilia, che molti di loro non ebbero il tempo di rimuovere. Due cavalli affogarono trascinati in acqua dai carretti che tiravano, e per diversi giorni le persone furono costrette ad essere portate a e dalle loro case, e ricevere le provviste &c., dalle finestre tramite carretti.". Nel primo censimento Pancras aveva più di 35.000 abitanti, nel 1861, poco meno di 200.000. Da allora, vi sono state delle diminuzioni a causa degli abbattimenti di costruzioni fatte per lasciar spazio al terminale della Midland Railway. St. Pancras era spesso definita la Parish più popolosa della metropoli. Ciò però quando intesa nella sua piena estenzione, comprentende un terzo di Highgate, con Battle Bridge, Camden Town, Kentish Town, Somers Town, tutta Tottenham Court Road, e le strade ad est e nord di Cleveland Street e Rathbone Place. John Timbs, nel libro "Curiosities of London, Exhibiting the Most Rare and Remarkable Objects of Interest in the Metropolis, with Nearly Sixty Years' Personal Recollections" (1867) definisce St. Pancrasas "la più vasta Parish nel Middlesex" estesa per non meno di "diciotto miglia di circonferenza". Samuel Palmer, in "St Pancras; Being Antiquarian Topographical and Biographical Memoranda Relating to the Extensive Metropolitan Parish of St Pancras, Middlesex; with some account of the Parish from its foundation" (1870), scrive che "la popolazione è stimata, al presente, un poco sopra il quarto di milione, il suo numero essendo solo superato di tutte le Parishes metropolitana dalla limitrofa di Marylebone". Egli aggiunge che si calcola contenga 2.700 acri quadrati di terra, e che la sua circonferenza sia di ventuno miglia. Dal "Diario" della "Vestry" degli anni 1876-1877, sappiamo che l'area della Parish era 2.672 acri legali. Il numero totale tassabile di proprietari di case nel 1871 era 23.739, mentre il valore tassabile annuo delle proprietà era pari a 1.162.375 sterline. C'erano duecentosettantotto municipalità parlamentari e municipali in Inghilterra e Galles al di fuori di St. Pancras, ma solo cinque di queste, Liverpool, Manchester, Birmingham, Leeds e Sheffield la superavano in popolazione e vi erano ventidue Contee con minore popolazione rispetto St. Pancras. La stazione di St Pancras ed il Midland Grand Hotel vennero costruiti tra il 1865 ed il 1874, su progetto dell'Architetto Sir George Gilbert Scott per conto della Midland Railway Company. L'esperienza e l'abilità di Scott vennero esaltate, dato che era un progettista di Chiese e restauratore di grandi Cattedrali. Gli interni dell'Hotel sono verosimilmente addirittura superiori alla già splendida facciata. L'hotel venne trasformato in ufficio nel 1935 e ridenominato St Pancras Chambers. Gli uffici vennero chiusi nella metà degli anni '80, quando la costruzione venne ritenuta non soddisfare le condizioni legali relative agli incendi. Accanto, il deposito-merci di St. Pancras venne rimpiazzato negli anni '90 dalla British Library La British Rail tentò ripetutamente di essere autorizzata ad abbattere il Midland Grand Hotel, che rimase vuoto per molti anni, mentre le piattaforme ferroviarie rimasero inutilizzate. Per fortuna, nel 2007, la stazione divenne St. Pancras International, quale terminale Londinese del "Channel Tunnel Rail Link", mantenendo i servizi esistenti e guadagnando un collegamento Thameslink. Buona parte dell'hotel ha ripreso la sua funzione, con l'aggiunta di alcuni appartamenti ad uso foresteria. Nella stazione, trovate una statua di bronzo dedicata a Sir John Betjeman, che lottò per evitare l'abbattimento della stazione, di cui vedete la fotografia tra quelle proposte.

3. St. Pancras Workhouse

Un rapporto del Parlamento del 1777 registra un Ospizio operante a St. Pancras per fino a centoventi ospiti. Entro il 1809, venne costruito un altro Ospizio, con una spesa di circa 30.000 sterline, lungo il lato orientale di King's Road (ridenominato St Pancras Way nel 1937). Trattandosi di una grande struttura, le attività relative alla cucina ed alle pulizie venivano realizzate su "scala industriale", tanto da offrire un'occasione di lavoro anche agli ospiti. La passione vittoriana della meccanizzazione venne recepita, tanto che, nel 1857, l' "Illustrated London News" raccontava delle innovazioni tecniche adottate nella lavanderia. Tuttavia, nonostante tali innovazioni, le condizioni degli ospiti e del personale lasciavano molto a desiderare. Nel 1856, il "Poor Law Board" commissionò un'indagine sulle condizioni dell'Ospizio al Dottor Henry Bence Jones, il quale relazionò che la struttura era estremamente sovraffollata, tanto che dei pazienti nell'Infermeria erano collocati sul pavimento. La ventilazione nell'edificio era carente, con aria puzzolente proveniente dalle latrine, fogne, tubi di scarico, orinatoi e pazienti che si defecavano addosso il cui odore inondava le corsie ed originava malattie, mal di testa, dissenteria. Il personale lamentava anche nausea, senso di vertigine, perdita di appetito. La stanza per la degenza post-natale anche usata come dormitorio dalle infermiere notturne, produceva una puzza che era "sufficiente per mettere al tappeto una persona". Nelle corsie femminili, più di ottanta donne e bambini dormivano in due stanze avendo a disposizione soltanto centosessantaquattro piedi cubici di spazio per adulto. Peggio di tutto, c'erano i recinti sotterranei, dove tra trecento e novecento richiedenti l'uscita attendevano ogni giorno, qualche volta sino alle sette di sera, senza cibo. La carenza di ventilazione e la puzza in tali recinti sotterranei causava svenimenti delle donne, tanto che le finestre venivano rotte per ottenere dell'aria fresca. Ovviamente, il rapporto del Dottor Jones non poteva far altro che commentare che "tale stato di cose non doveva essere tollerato dal Governo". Dieci anni dopo, le cose migiorarono di poco. Nel dicembre 1865, St Pancras formò oggetto di una serie di articoli nel giornale medico "The Lancet", che indagava sulle condizioni delle infermerie degli ospizi Londinesi. Il rapporto rivelò divesi problemi. Peggiori valutazioni vennero fatte nel 1868, in un rapporto dell' "Illustrated London News". In considerazione di tale situazione, si decise di costruire una nuova infermeria su un sito distinto ad Highgate. Un rendiconto parlamentare del 1874 rilevava che di 407 bambini accolti nella struttura, durante i precedenti dodici mesi, ne erano morti 89, con un tasso di morte pari al 215 per mille annuo!!! Nel 1881, venne comprata delle terra adiacente all'Ospizio di King's Road, al fine di ricostruire l'Ospizio, con progetto di H.H. Bridgman. Tuttavia, il progetto non venne eseguito fedelmente. Vennero realizzate a pezzi delle nuove costruzioni, che rimpiazzarono quelle vecchie ed obsolete. Una parte del progetto originario che venne realizzato fu un grande edifico per pazienti cronici, invalidi ed allettati, a sud del sito. Originariamente, venne detto "Cook's Terrace", successivamente "South Wing". Quando venne completato nel 1885, ospitava quattrocento persone. Nel 1890-1896, vennero costruite un certo numero di costruzioni progettate da A. & C. Harston. Gli edifici di ammisione maschile e femminile vennero costruiti a nord e sud dell'ingresso di King's Road (quello maschile venne danneggiato durante i bombardamenti tedeschi della Seconda Guerra Mondiale e venne poi demolito). Venne costruito anche un edificio per l'amministrazione (anche questo demolito dopo gli appena indicati bombardamenti) dietro quello maschile, sostituendo quello principale risalente al 1809. Negli anni 1890-1895, vennero costruiti quattro ampi dormitori, quello vicino all'ingresso fungeva da Casa delle infermiere. Nel 1899, vennero costruite delle Cappelle separate per gli ospiti Anglicani e Cattolici alle spalle dell'edificio di ammissione femminile. Ad ogni modo, nonostante tutte le negatività evidenziate in precedenza, la vita per gli Ospiti non fu totalmente tetra. Nel gennaio 1897, più di 1.000 ospiti assistettero ad un concerto tenuto nella sala da pranzo da Nathan Robinson, Presidente del Consigliio di Amministrazione. Poi, ai presenti venne offerti dolci del valore complessivo di 1.150 sterline, oltre che 450 once di tabacco, arance e mele. Dal 1904, per proteggerli dai futuri svantaggi nella vita, il certificato di nascita di quelli nati nell'Ospizio, indicava semplicemente "4 Kings Road, St Pancras". Il sito del pregresso Ospizio è divenuto St. Pancras Hospital. Diversi dei vecchi edifici sopravvivono ancora oggi.

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Euston Road

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British Library

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St Pancras International

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St Pancras International - Il soffitto

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St Pancras International - Oroogio

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St Pancras International - Statua di bronzo di Sir John Betjeman, che lottò per evitare che la stazione venisse abbattuta

St Pancras International - Statua di bronzo di Sir John Betjeman, che lottò per evitare che la stazione venisse abbattuta

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