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Londra vissuta dagli Italiani ...

Limehouse

Sintesi

Limehouse è una stazione della Docklands Light Railway (DLR) ed una stazione ferroviaria che si trova sulla Isle of Dogs. Si tratta di una vasta area che si sviluppa ad est della stazione, attorniando Limehouse Basin, estendendosi verso sud sino al Tamigi, ad est sino ad oltre la stazione di Westferry, a nord, fino a Stepney. L'originaria Chinatown, ubicata nell'area di Limehouse, esattamente tra Limehouse Causeway e Pennyfields, si trovava in prossimità dell'attuale stazione di Westferry, per cui, ne trattiamo nell'ambito della pagina web ad essa dedicata.

Distanza dal centro: 4,4 miglia.

Attrattiva: buona. Non lasciatevi ingannare dal primo impatto, negativissimo. L'area sud-orientale merita davvero la visita!!!!

Descrizione dell'area attorno alla stazione

Uscendo dalla stazione, se l'impressione è negativa, non appena svoltate a destra, passate sotto al ponte della ferrovia, trovando il pub che da essa prende il nome, Railway Tavern. Avete raggiunto Commercial Road. Vi attendereste dal nome, una strada viva e bella, o almeno presentabile. Neanche per sogno! Vi trovate in una delle più brutte strade che abbiamo visto a Londra. Vi chiedete "Ma dove sono capitato?". Di fronte a voi, soprattutto sulla vostra sinistra, su entrambi i lati della strada, vedete casette ad uno o due piani, con negozi a livello stradale, alcune delle quali visibilmente vuote, abbandonate. Il contesto non è per nulla gradevole. Tuttavia, non desistete, siete arrivati sin qui, vale la pena proseguire. Piuttosto che andare verso nord, dove trovate il piccolo spazio verde York Square Gardens (per poi raggiungere Stepney), o verso sud, indirizzatevi verso est, raggiungendo Limehouse Basin (costruito nel 1812, per le chiatte adibite alla navigazione interna nel Regent's Canal, ampliato nel 1820 per ospitare navi marittime, il Bacino collega anche il Grand Union Canal al Tamigi. Lungo di esso trovate delle caratteristiche nuove costruzioni, ma soprattutto a sud-est, dove trovate Narrow Street, ritenuta una delle strade più belle e famose di Londra. Al centro della strada, si trovano dei palazzi a schiera del XVIII secolo, mentre, il resto della strada presenta case di mattoni, prevalentemente del XIX secolo, dove Charles Dickens ambientò molti suoi libri, soprattutto " Dombey and Son". Si tratta di case appartenute un tempo a Mercanti, tutte ben restaurate. Al numero 76, trovate il pub The Grapes, che si vanta di risalire al 1583, ma non sembra, dato che le case limitrofe risalgono al XVII o XVIII secolo. Dovrebbe corrispondere al pub lungo il Tamigi che Dickens chiama "The Six Jolly Fellowship Porters" in "Our Mutual Friend". Dickens riferisce che il pub era molto piccolo, visto che lo spazio disponibile non era maggiore di quello offerto da una "Hackney-coach", una carrozza con quattro ruote trainata da due cavalli, a da nolo. Tuttavia, è stato esteso lateralmente. A questo punto, avete a due passi lo spazio verde Ropemakers Field, che trae il nome (Rope = Corda, Makers = Produttori) da una delle più importanti attività di costruzione navale della zona al tempo delle banchine (docks), cioè, le fibre di corda avevano bisogno di un grande spazio aperto dove poter essere distese, prima di essere intrecciate. E' bene sapere che limitandosi a fiancheggiare lo spazio verde, proseguendo per Narrow Street, ed all'incrocio con Three Colt Street, andando a destra, trovate Lime Kiln Wharf, costruito sul sito della prima fabbrica di porcellana a pasta morbida di Inghilterra, che risaliva agli anni '40 del XVIII secolo. Tuttavia, la vostra ragione d'essere qui vi porta ad attraversare, invece, tutto lo spazio verde, raggiungendo il sentiero che fiancheggia lo spazio d'acqua Limehouse Cut Canal. Svoltate a destra in un piccolo cancello, salite per le scale ed andate diritto in Newell Street. Al bivio, se andate diritto, raggiungete Limehouse Town Hall, proseguendo in Commercial Road (prima dell'incrocio con India Docks Road e Burdet Road e West India Docks Road), sino al pub Star Of The East, poiché potete vedere due superstiti lampade a gas da illuminazione stradale, che venivano accese ogni sera da una persona che andava in giro con una fiamma alla fine di un lungo palo. Il vero motivo per il quale siete giunti sin qui, però, lo trovate andando a destra in St. Anne's Passage: la Chiesa di St. Anne. Guardatevi attorno. Gli edifici che circondano St. Anne risalgono tutti al principio del XVIII secolo e sono in buone condizioni. La bella Chiesa, a cui abbiamo dedicato un paragrafo specifico, è un altro capolavoro di Nicholas Hawksmoor; il quadrante dell'orologio venne forgiato nella stessa officina dove fu prodotto il Big Ben ed è uno degli orologi da Chiesa più alti del Regno Unito.

Toponimo

L'indagine sul nome dell'area ci ha consentito di accertare alcune cose interessanti, che vi passiamo ad illustrare:

1.1 Primo riferimento

Se effettuate una ricerca sulla Storia di Limehouse, con molta probabilità, leggerete che nel 1356 vi sarebbe stata la prima citazione dell'area come "Les Lymhostes". Tuttavia, nelle Fonti citate a sostegno, non si ritrova traccia di tale denominazione ed il riferimento fornito corrisponde all'evento che abbiamo indicato successivamente al 1417. Al contrario, abbiamo verificato che è esatta, invece, la data del 1367, che si ritrova nel "Calendar of coroners rolls of the City of London, A.D. 1300-1378", pagine 272-273 , che riportano il seguente evento: il giorno mercoledì, 29 settembre, Festa di San Michele, nel Quarantunesimo Anno del Regno di Eduardo III (1367), viene fornita comunicazione a William Hockele ("Coroner" = Pubblico Ufficiale che indaga sulle morti sospette, Medico-legale) ed agli Sceriffi John Tornegold e Williavi Dykeman, che un certo John Farnaham di North Wokyngdone (Essex), è stato trovato annegato nelle acque del Tamigi in località 'le Flete' a 'le Lymhostes', apparendo la morte sospetta. Per tale ragione, Essi convocarono diverse persone di Byllyngesgate e Bridge e Tower, ai quali diligentemente chiesero come l'uomo avesse trovato la morte. Vengono riportati i nomi delle persone interrogate, indicando, talvolta anche la professione. Queste raccontarono che mercoledì, dopo la Festa della Esaltazione della Santa Croce (14 settembre) del suddetto anno, all'imbrunire, il suddetto John Farnaham era entrato in una barca appartenente a John Sevar di Portesokene della Parish di Alvenithele (Essex), la quale barca si trovava nel Tamigi vicino Botulphuswharff, nella Parish di St. Botulph nel Rione di Byllyngesgate, dato che voleva viaggiarvi verso North Wokyngdon (apparentemente, risalendo un ruscello che passa per Aveley o Alvenithele e sfocia nel Tamigi a Purfleet. Mentre lui ed i suoi compagni di viaggio dormivano in attesa della marea, una grande tempesta di vento e pioggia si alzò e capovolse la barca vicino al ponte nei suddetti Rione e Parish, in modo che il detto John cadde in acqua ed affogò; il suo cadavere fu portato qua e là sino mercoledì dopo la festa di San Michele, quando fu trovato nelll'acqua in 'le Flete' a 'le Lymhostes'. La barca e sue pertinenze vennero valutate dalla giuria 20 scellini. Venne poi chiesto ai testimoni cosa ne fosse stato della barca, e questi risposero che il detto John Sevar, la stessa notte, l'aveva presa ed era salpato. Si ordinava allo Sceriffo di sequestrare la nave, quando rinvenuta nella sfera territoriale di competenza. In aggiunta, "Four neighbours attached, viz. : William Olney, by Thomas " Vyncent," " webbe," and William Lacer tailor. Nicholas de Extone, by John Pays and William Spenser. Adam Canoun, by John Talbot, tailor, and William Sweyne. William Shirbourne, by Simon Wynter and John de Bartone.". E' interessante notare come anche la terza citazione del 1417 si ricolleghi ad un'inchiesta tenuta sulle rive del Tamigi presso Limehouse per la morte di Thomas Frank. Essa è riportata nel "Folio cc." in Calendar of Letter-Books of the City of London: I, 1400-1422 (1909) ed anche in "Memorials of London and London Life in the 13th, 14th and 15th Centuries" (1868), pagine 655-656. L'intestazione in Latino è "Inquisicio capta sup' litus Thomisie apud Lymhosteys pro morte Thome Frank". Vi sono degli errori, ma comprensibili, dato che si tratta di Latino ormai non più classico: sup' in luogo di super, Thomisie in luogo di Thamisiae, Thome in luogo di Thomae. L'evento è datato martedì 17 agosto del Quinto anno del Regno di Enrico V (1417): inchiesta tenuta presso "les Lymehostes " nelle Libertà e Franchigie della City, da farsi da parte di Henry Bartone, Sindaco ed Ufficiale del Re in merito di reversione, per quanto riguarda la causa della morte di Thomas Franke, di Herewich, tardo Timoniere o "Lodysman" di una nave chiamata "la Mary Knyght" di Danzica in Prussia (ndr oggi in Polonia), che era annegato nel Fiume. Dopo aver udito i testimoni John Baille, Matthew Holme, Robert Marle, Henry Mark, Alexander Bryan, John Goby, Richard Hervy, Walter Steel, Peter West, Richard Stowell, John Dyse, Walter Broun, il citato Sindaco ed Ufficiale Henry Bartone dichiara che il detto Thomas Franke morì cadendo sulla punta affilata di un'ancora. Il testo (in Inglese) è il seguente: "Who said upon their oath, that on Thursday, the 5th day of August last past, between the second and third hour of the afternoon in that day, the ship aforesaid, by the negligence and undue steering of the steersman and mariners therein, was sent and lodged upon a certain shelp, called 'Rantesbourne Shelpe,' near to West Grenewiche, within the liberty and franchise of the City of London; and that they had let go one of their anchors, the more speedily to get the said ship off of such shelp at the next flow of the tide, when then and there the said Thomas Frank went outside of the ship, and stood upon another anchor that was hanging from the bow of the ship, and, taking in his hands a certain staff commonly called a 'spek,'  he thrust the staff into the knot of the rope by which the other anchor, which had been before let down, was fastened; and while with such staff he was exerting himself with all his might to loosen and let out the rope aforesaid, the anchor, upon which he was standing, swayed so greatly to and fro, that it turned over; upon which, the said Thomas fell into the water, striking his head, in so falling, against the iron peak and sharp end of that anchor, which penetrated through his forehead to the brain; the ship aforesaid in the meantime, and for long both before and after, standing fast, without any motion or change of position, upon such shelp. And therefore the jurors said, that it was the anchor aforesaid upon which he was standing, and nought else, that was the cause of the death of the said Thomas Frank. And they further said that the value of the anchor, on their oath, was 3 pounds, and that it then was in the hands and custody of one John Fox, of Est Grenewiche. In witness of all and singular whereof, the persons aforesaid to this Inquisition did set their seals, on Wednesday, the 18th day of August, in the 5th year of the reign of King Henry, after the Conquest the Fifth.".

1.2 Riferimenti successivi e significato

Dopo il primo riferimento del 1367 come "le Lymhostes", di cui al paragrafo precedente, che si ritrova identicamente anche nel 1370 e 1417, per divenire "les Lymhostes" (1380), "le Lymhostes juxta le Redeclyf" (1382), "Les Lymehostes near London" (1387), "le Lymost by Stebynheth" (1421), "Lymost" (1496, 1504), "Lymehurst(e)" (1535), "Lymehurst alias Lymehoste" (1547), "Lymehouse" (1547), "Lymouses" (1550), "Limehouse Buttes" (1566). Il nome recente, "Limehouse" si trova anche come "Lime-house". La parola è chiaramente composta e deriva dall'Old English "līm-āst" corrispondente in Inglese moderno a "lime-oast", dove "Lime" = Calce e "Oast" = Forno, per cui, il termine significa "Forni da calce" e trasse origine dalle fornaci da calce ubicate nell'area dalla metà del XIV secolo, le quali convertivano gesso del Kent in calce viva, originariamente per l'intonaco nelle case di legno, canne e fango del periodo, successivamente, per l'industria edilizia della Capitale e le fabbriche di ceramica vicine a Fiume, che producevano prodotti per società di navigazione e navi nei bacini dell'East End. Vi è chi ritiene che il nome designasse anche i Marinai sbarcati dalle loro navi nell'area, dato che erano chiamati "Limeys" o "Lime Juicers", poiché ad essi la Marina Reale Britannica somministrava dosi regolari di succo di lima (agrume) per prevenire lo sgorbuto. Tuttavia, la prima interpretazione sembra corretta, dato che il nome di Limehouse è antecedente alla pratica di distribuire le razioni anti-sgorbuto ai Marinai. Allo stesso modo, va scartata anche l'affermazione che vuole il sito originariamente chiamato "Limehurst" (Boschetto di Tigli), fondata sul fatto che qui vi sarebbero stati molti alberi di tal fatta (Lime = Tiglio, Hurst = Boschetto, dal Middle English "Hirst", Old English "Hyrst"), per l'elevata improbabilità che in Epoche così remote tale varietà di albero sia stata piantata per la sua bellezza o per il valore del suo legno, considerando la sua rapida crescita, ma l'altrettanto repentino degrado.

Storia

Utili informazioni sulla Storia dell'area sono fornite da Daniel Lysons" in "The Environs of London: Volume 3, County of Middlesex" (1795), alla voce "Limehouse (pagine 236-241); si leggono in "A Topographical Dictionary of England" (1848), alla voce "Limehouse" (pagina 87); si leggono nel "Calendar of coroners rolls of the City of London, A.D. 1300-1378" (1848, 1913), pagine 272-273; nei "Memorials of London and London Life in the 13th, 14th and 15th Centuries" (1868), pagine 655-556; nel "Calendar of Letter-Books of the City of London: I, 1400-1422" (1909) folio cc.; in "The Copartnership Herald", Vol. III, numero 27 (maggio 1933), alla voce "Limehouse"; sono fornite da J. E. B. Gover - A. Mawer - F. M. Stenton, con la collaborazione di S. J. Madge in "The Place-Names of Middlesex, apart from the City of London" (1942), che traduciamo e sintetizziamo liberamente. Chi volesse ulteriormente approfondire la Storia di Limehouse, legga: "Memorials of the Guild of Merchant Taylors of the Fraternity of St. John the Baptist in the City of London" (1875), alla voce "Memorial CXVI: St Peter's, Limehouse" (pagine 345-363); "Survey of London: Volumes 43 and 44, Poplar, Blackwall and Isle of Dogs" (1994), alla voce 'Limehouse Hole: The inland area" (pagine 397-406) e "'Limehouse Hole: Public housing in Limehouse Hole"(pagine 406-408).

1. Eventi storici di rilievo

Rifacendoci all'etimologia della parola, sappiamo che nell'area insistevano delle fornaci per la lavorazione della calce già nel XIII secolo. Ciò rappresentò un tratto distintivo della riva settentrionale del Tamigi in un'area che doveva essere un luogo solitario dell'ansa del Fiume adiacente a quella zona desolata ed acquitrinosa, che nei secoli successivi sarebbe stata denominata Isle of Dogs. Il piccolo Borgo che si formò grazie all'insediamento di un certo numero di persone occupate nel bruciare il gesso per la produzione di calce da utilizzare principalmente per l'intonacatura degli edifici in legno, nel corso del tempo, diede il suo nome ad un popolosa Parish. Dal Tardo XVI secolo, si iniziarono a costruire a Limehouse le navi ed i Commercianti fornivano quanto occorreva durante i viaggi. William Shakespeare (1564-1616), in "Enrico VIII, Atto IV, Scena III), scrisse "These are the youths that thunder at a playhouse, and fight for bitten apples; that no audience but the Tribulation of Tower-Hill, or the Limbs of Limehouse, their dear brothers, are able to endure.". Si suppone che abbia voluto far riferimento a delle persone (brothers) Religiosamente puritane, che seguivano uno stile di vita tranquillo e paziente. Tale citazione di Shakespeare voleva sgombrare il "fango" che era stato gettato su tali persone altamente rispettabili in Epoca Tudor. Dei ricchi Mercanti costruirono delle belle case lungo Narrow Street, soprattutto nei primi anni del XVIII secolo. Nel 1720, John Strype, nel Libro 1 Capitolo 10, "Towns seated on the THAMES", scrive: "15. LIMEHOUSE, a very populous Place, with fair Buildings next the River, which are inhabited by Mariners, and those whose Dependance is on the Sea. [And therefore here is One of the Fifty New Churches erected.]". Nel 1729-1730, il Parlamento approvò una legge secondo la quale il Borgo di Limehouse e parte del Borgo di Ratclisse, entrambe appendici di Stepney, vennero rese Parish distinte, col nome di St. Anne Limehouse o St. Anne Middlesex, confinando con Mile End Old Town, e Poplar (entrambi Borghi di Stepney) e parte di Ratclisse che rimase con quella Parish. La nuova Parish di St. Anne Limehouse si estendeva per circa 150 acri di terra non ancora coperti da edifici. Circa 10 acri erano orti, il resto pascoli, occupati da Allevatori di bovini, che ammontavano a circa 180. La tassa sui terreni era pari a 1072£. 7s. 11d. (la porzione di Ratcliff della Parish, nel 1841, venne poi inserita nella nuova Parish di St. James's, Ratcliff). Nel 1730, venne consacrata la nuova Church di St. Anne Limehouse, a cui abbiamo dedicato un successivo paragrafo. Se si osserva un dipinto che ritrae la Chiesa prima della costruzione di Commercial Road (1803), si riesce ad individuarla solo per la caratteristica torre campanaria, dato che il contesto pur non totalmente rurale, è diverso dall'attuale. Negli anni '40 del XVIII secolo, una fabbrica di ceramica di breve durata produceva la prima pasta leggera di porcellana d'Inghilterra, che era conosciuta come "Limehouse ware". Fulcro della nuova Parish fu il Borgo che si trovava su quel tratto di Tamigi, che svolse il suo ruolo durante il periodo di ascesa dell'Inghilterra come potenza marittima. Infatti, da questo piccolo luogo partirono con grandi speranze persone in cerca di traffici mercantili d'oltremare, come pure, qui vennero costruiti piccoli bastimenti di circa 160 tonnellate per viaggi pericolosi. Tuttavia, le principali attività industriali svolte qui nel XVIII secolo furono quelle relative alla produzione di corde, vele, chiatte, alberi ed attrezzature per navi. Qui vennero scaricate grandi quantità di legno, catrame, pece, alberi ed altro materiale infiammabile, ed accatastate vicino la battigia in Narrow Street, dato che c'erano pochi edifici nelle vicinanze che potessero essere coinvolti nel fuoco, un evento allora sempre temuto. Un dipinto mostra questa Limehouse nel 1751. Gli edifici adiacenti al Fiume mostrano una buona idea delle banchine e degli approdi per le merci in quei giorni. Venne costruito il più antico Canale di Londra, il "Limehouse Cut", per collegare il Fiume Lea a Bow con il Tamigi qui, risparmiando così un viaggio intorno al Isle of Dogs. Ecco come ricorda l'evento Daniel Lysons (op. cit.): "A navigable canal communicating with the river Lee at Bromley joins the Thames in this parish. It was made about the year 1769, pursuant to an act of parliament, and is called the Limehouse-cut.". Lo stesso Autore spiega il ruolo svolto dalle banchine: "There are three dock-yards in the parish used principally for repairs.". Con la crescita di tali banchine, Limehouse ospitò una popolazione immigrata e divenne la prima Chinatown di Londra (v. Westferry). La Comunità Cinese non fu mai numerosa, ma fu molto nota avendo, purtroppo, acquisito una pessima reputazione, per il gioco d'azzardo ed il fumo dell'oppio (legale a quel tempo). Sino alla costruzione di Commercial Road (1803-1810), Limehouse fu mal dotata di mezzi di comunicazione su strada. Le principali vie interne erano quelle offerte da due sentieri, uno in direzione della Chiesa di Stepney tramite Salmon Lane, l'altro che andava a White Horse Street tramite Rose Lane. In alcune vecchie mappe, Salmon Lane, è indicato come Sermon Lane (può essere che il nome sia dovuto al fatto che la strada per la vecchia Parish Church era lunga e noiosa ...). Lungo il corso del Fiume, Narrow Street formò il collegamento con Ratcliff. Per gli Abitanti di Limehouse, l'assenza di strutture per il trasporto costituì una questione di poco conto, dato che lavoro ed interessi erano strettamente associati alla riva ed il Tamigi costituiva la loro vera "autostrada". Un Barcaiolo era sempre a portata di mano al "Dukes Shore" e "Kindney Stairs" per indicare le tariffe per andare su e giù il Tamigi o per passare dall'altra sponda. Nel 1799, la maggior parte della zona che costituiva la Parish era ancora terra aperta e circa settanta anni prima alcune caratteristiche rurali ancora rimanevano. Il cambiamento si ebbe nel 1862, quando Burdett Road, dal nome Baronessa Burdett-Coutts, tagliò i campi, dove per secoli bovini e cavalli avevano pascolato. L'arrivo dei Produttori di mattoni fu il segno dell'imminente cambiamento che si sarebbe compiuto in pochi anni. Daniel Lysons (op. cit.) indica le principali attività economiche al suo tempo (1795): "The principal manufactures in the place are Mrs. Turner's of sailclothes, and Mr. Hall's of pot-ashes. The late Charles Dingley, Esq. erected a saw-mill of his own invention, which still exists, but has not been employed for many years.". Limehouse, chiamata Limehouse St. Anne, viene così descritta in "A Topographical Dictionary of England" (1848), pagina 87: "... It consists principally of a number of narrow streets and irregular buildings, diverging from the principal thoroughfare. There are several respectable houses; and among the numerous shops, warehouses, and manufactories, are some spacious and well-built structures, though many of the buildings are of an inferior description. The streets are partly paved, and lighted with gas. Here are a manufactory for sailcloth and ropes; an extensive bleaching-ground; and large manufactories for articles in iron, particularly chain-cables, anchors, tanks, and all kinds of machinery. Ship-blocks are also made, and there are various other trades connected with shipping; ship-building is carried on at Limehouse Hole. At the eastern extremity of the parish are the West India Docks, which extend eastward to Blackwall. The northern dock, for unloading ships, covers thirty acres, and is capable of accommodating 300 West Indiamen; the southern, for loading outward bound vessels, covers twenty-four acres, and will admit 200 ships: the former was opened in 1802, and the latter in 1805. They have extensive ranges of building in which foreign goods are deposited previous to the payment of the duty. A canal from the river Lea, called the New Cut, intersects the parish and joins the Thames, superseding the circuitous navigation round the Isle of Dogs; the Regent's canal likewise passes through Limehouse, and just before its junction with the Thames, has a basin capable of admitting vessels of from 200 to 300 tons' burthen. On the south side of the Commercial-road is a tramroad, from the West India Docks to Whitechapel, constructed at an expense of nearly £20,000. The London and Blackwall railway also crosses the parish. The living is a rectory not in charge; net income, £714; patrons, the Principal and Fellows of Brasenose College, Oxford. The church, which is one of the fifty churches erected pursuant to an act passed in the reign of Queen Anne, is a massive structure, with two angular turrets at the east end, and a square tower at the west end, built after a design by Nicholas Hawksmoor, one of the pupils of Sir Christopher Wren. At Ratcliffe is a second incumbency. There is a place of worship for Wesleyans.". Nel 1870-1872, l'Imperial Gazetteer of England and Wales di John Marius Wilson descriveva Limehouse come segue: "a parish and a sub-district, in Stepney district, Middlesex. The parish lies on the N bank of the Thames, along Limehouse Reach, on the Lea or Limehouse Cut, on the Regent's canal, and on the London and Blackwall railway, 3 miles E of St. Paul's, London; forms part of the Metropolitan borough of Tower Hamlets; was included in Stepney parish till 1730; contains the Limehouse, the Regent's and ship building docks; and has a station with telegraph on the railway, a post office ‡ and pillar-boxes under London E. ... It was original y called Limehurst, signifying "lime grove;" and it is said to have got that name from the existence of many lime trees on its site. The old streets are narrow and irregular; but fine wide roads lead to the E and W India docks, and to the Bow-road. The parish suffered great injury from a fire in 1716; and much of its site, prior to that time, was occupied by market-gardens and rope-walks. Many of its inhabitants are employed in ship-building, rope-making, sail-making, chain-making, cable-making, anchor-making, block-making, and other occupations connected with the docks. The limits until 1838, included part of Ratcliff hamlet, and still politically include the chapelry of Limehouse-St. John, and parts of the chapelries of Bow-Common and Ratcliff. Acres, 265; of which 16 are water. Real property, £76,915. Pop., exclusive of Ratcliff, in 1851, 22,782; in 1861, 27,161. Houses, 3,694. Pop. of the Limehouse-St. John portion, 9,531; of the Bow-Common portion, 1,838; of the Ratcliff portion, 1,927. The head-living, or that of Limehouse-St. Anne, is a rectory, united with the chapelries of St. Andrews and St. Peter's missions, and the other livings are p. curacies, in the diocese of London. Value, of St. Anne, with its two chapelries, £714;* of St. John, £300.* Patron of St. A., Brazenose College, Oxford; of St. J., the Bishop of London. St. Anne's church was built in 1724, after designs by Hawkesmoor; was one of the fifty erected by Queen Anne; is a massive structure, in the Grecian style; suffered much injury by fire in 1850; and was restored at a cost of £13,000. An Independent chapel was built in 1866; and there are several other dissenting chapels. There are also national schools endowed with £190 a year, other schools, alms houses, and other endowed charities about £140 a year; the Strangers' home for Asiatics; and the Stepney workhouse, commonly called the Children's Establishment. Limehouse Reach is the part of the Thames between Limehouse and the Isle of Dogs; has a length of about 1½ mile, and a depth of from 10 to 16 feet; and is called in its deepest part, where many foreign vessels lie, Limehouse Hole.—The sub-district is conterminate with the parish.". Nonostante il declino del XX secolo e la chiusura dei bacini di Londra, il cuore della vecchia Limehouse ha sopravvissuto la riqualificazione comunale del Secondo Dopo-Guerra che ha trasformato molta parte dell'East End. Le case di Narrow Street furono tra le prime a Londra a beneficiare della "gentrification", termine con cui si indica la trasformazione di un'area povera in esclusiva, dalla fine degli anni '50 del XX secolo, mentre i magazzini in disuso furono convertiti in appartamenti negli anni '70 e '80. Successivamente, nuove unità immobiliari vennero costruite, alcune delle quali vennero realizzate in fretta per capitalizzare l'esplosione residenziale dei Docklands. Nei primi anni '90, venne scavato il "Limehouse Link", che collega sottoterra Canary Wharf con l'Autostrada, che porta nella City of London. Dal punto di vista amministrativo, Limehouse, o Limehouse St. Anne, originariamente, area associata alla Parish di Stepney, divenendo Parish autonoma nel 1725, nel 1889, venne trasferita dal Middlesex alla appena creata Contea di Londra e nel 1900, divenne parte del "Metropolitan Borough" di Stepney, abolito nel 1965, quando, con la creazione della Grande Londra, Limehouse venne incluso nel London Borough of Tower Hamlets. Se un tempo, come avete letto, l'area fu abitata soprattutto da Cinesi, la cui percentuale oggi è bassa, data, comunque, la presenza di qualche ristorante Cinese, il Gruppo Etnico prevalente è rappresentato da persone del Bangladesh, seguiti dai Britannici.

2. Chiesa di St. Anne

La Chiesa si trova vicino alla Limehouse Town Hall (usata come centro sociale). L'ingresso principale si trova in Newall Street, ma è adiacente a East India Dock Road. La Chiesa, eretta tra il 1714 ed il 1727, fu una delle undici costruite in base ad una legge del Parlamento del 1711. Il nome fu un ringraziamento alla Regina Anna, che iniziò la raccolta dei fondi per la sua costruzione, imponendo una tassa sul carbone in arrivo sul Tamigi. St. Anne fu progettata da Nicholas Hawksmoor (a cui si deve anche Christ Church a Spitalfields), Assistente e Pupillo di Sir Christopher Wren. La pietra di fondazione venne posta nel 1712. Venne impiegata nella costruzione pietra Portland. La consacrazione venne fatta solo il 12 settembre 1730, dopo la formazione della Parish. La storia della Chiesa è caratterizzata da un antico legame con la "Royal Navy", la Marina Militare Britannica. Il suo orologio, secondo a Londra per altezza solo al Big Ben, fu progettato come speciale orologio marittimo per guidare la navigazione sul Tamigi: rintoccava ogni 15 minuti per guidare le 6000 navi che ogni giorno erano ormeggiate nei bacini. Oggi, il rintocco avviene ogni ora. La mattina di venerdì 29 Marzo 1850, alle sette, la Chiesa venne avvolta dalle fiamme e tutto il circondario venne svegliato dal suono delle campane che diedero l'allarme, ma a causa della carenza di acqua, poco si potè fare per salvare il corpo dell'edificio religioso. Dopo tre ore, l'unica cosa rimasta in piedi era la torre. La struttura era stata assicurata per 5000 sterline proprio il precedente gennaio, pagando un premio di 13£ 4s. 8d. Il costo del restauro, stimato in 13.000 sterline, si voleva che fosse coperto da una tassa ecclesiastica a carico dei Parrocchiani, ma l'opposizione alla proposta ne determinò il suo ritiro, ed alla fine, la somma richiesta venne raccolta per adesione volontaria. Il restauro, che si deve a Philip Hardwick, venne effettuato tra il 1851 ed il 1854. Verso la metà degli anni '70, St. Anne corse il pericolo di essere chiusa, versando in stato di abbandono. L'edificio aveva subito circa 200 anni di fumi industriali. Nel 1976, quando venne nominato Rettore Chris Idle, la Chiesa divenne subito il centro di una vibrante Comunità Religiosa a Limehouse. Occorreva, però, provvedere urgentemente a profondi lavori di restauro, che oltrepassavano le possibilità economiche della locale Comunità. Pertanto, per raccogliere risorse per procedere alle riparazioni, nel 1978, venne creato un Ente di beneficenza chiamato "Care for St Anne's" (CFSA). Nel frattempo, anche i Docklands vennero considerati nel quadro di una riqualificazione generale, con la creazione della "London Docklands Development Corporation" (LDDC) nel 1981. St Anne venne identificata come uno degli edifici da restaurare. L'intervento riguardò tutta la struttura. Il tetto e la torre vennnero restaurati nel 1983 e 1993, quando dei legacci tubolari in acciaio vennero aggiunti per sostenere il tetto. Infine, St. Anne subì un esteso restauro tra il 1999 ed il 2009, che riguardò il completo restauro del Sagrato, l'organo e la parte anteriore della Chiesa. L'organo a canne di St. Anne fu progettato e realizzato da John Gray e Frederick Davison. Vinse il primo premio nella Grande Esposizione del 1851 al Palazzo di Cristallo (Crystal Palace). E' stato completamente restaurato nel 2009, anno in cui la Chiesa divenne la principale sede per le prove della recente costituita "Docklands Sinfonia Orchestra", la più importante orchestra amatoriale Britannica. In aggiunta, occasionalmente, ospita concerti di musica classica. Il pavimento è stato realizzato in pietra di Portland, la stessa pietra usata per la facciata di Buckingham Palace. Sotto la pietra, si trova la muratura originale risalente al tempo della Regina Anna. La navata è in pietra dello Yorkshire. La finestra della parte anteriore della Chiesa è in vetro smaltato e non vetro colorato, al fine di fornire un effetto luminoso. Al momento, si trova in cattive condizioni, per l'effetto congiunto dei danni della Seconda Guerra Mondiale, della gravità e dell'inquinamento di Londra.

Tower Hamlets - Visita guidata

Il cartello alla stazione di Limehouse

Il cartello alla stazione di Limehouse

Ponte della strada ferrata

Ponte della strada ferrata

Il pub Railway Tavern

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Commercial Road

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