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Londra vissuta dagli Italiani ...

Knockholt

Sintesi

Knockholt è una stazione ferroviaria che ricade a stento nel London Borough of Bromley, distando appena 276 piedi (nostro calcolo), quindi, circa 90 metri, dalla strada principale ad essa sottostante, che, in quel punto, delinea il confine colla Contea del Kent, in cui amministrativamente ricade il Villaggio di Knockholt (nell'ambito del Distretto di Sevenoaks).

Distanza dal centro: 18 miglia.

Attrattiva: più che discreta, se vi piacciono il verde, la tranquillità, i villeggetti tipici.

Descrizione dell'area attorno alla stazione

Uscendo dalla stazione, trovate un vicolo in leggera salita con gomito a sinistra, al termine del quale, incrocia la strada principale proprio nel punto in cui segna il confine colla Contea del Kent. Quindi, attraversando, andate nel Kent. Vi è, tuttavia, dal punto di vista terminologico, un dubbio: le mappe indicano questo tratto come "London Road", mentre il cartello stradale che avete di fronte riporta "Seven Oaks Road", che, invece, sulle mappe è riportato come iniziante ad ovest a 0,3 miglia di distanza. Comunque sia, di fronte a voi c'è un cancello metallico, che disapre un sentiero lungo una collinetta, su cui insiste il BCicrolo Golfistico di Broke Hil. Lungo la strada, da ovest (a sinistra) ad est (a destra), trovate, nella prima direzione indicata, un cartello di legno che vi segnala un sentiero a cui accedete superando un cancello di legno, che probabilmente, tramite una scorciatoia, consente di raggiungere il Villaggio di Knockholt. Seguendo la strada, esso dista 2,6 miglia. Se non vi va di raggiungerlo a piedi, attendete il torpedone (bus) alla fermata vicina. Comunque sia, il Villaggio si trova in una zona rurale collinare, nel punto più elevato che consente di godere del panorama di Londra. L'insediamento, che si sviluppa sostanzialmente lungo Main Road ed il suo tratto terminale orientale, è circondato da campi che rientrano nella Cintura Verde che circonda Londra. Nell'abitato si distinguono due parti, Knockholt propriamente detto, lungo la sezione terminale occidentale di Main Road, vicino la Chiesa di St. Katharine, al Monumento ai Caduti ed alla Scuola Elementare (se proseguite, trovate un simpatico pubetto chiamato Tally Ho), e, dalla parte opposta, nella sezione orientale, The Pound, vicino a Knockholt Village Centre, al pub The Three Horseshoes (all'incrocio con Harrow Road), ad un'attività chiamata Ox in Flames, nei cui paraggi, trovate un altro pub, chiamato The Harrow Inn.

Toponimo

Il nome è documentato per la prima volta nel 1165 come "Ocholt" e poi identicamente nel 1197;

 

successivamente, si legge "Cnokethald" (1206-1213), "Hocholte" (1273), "Nocholt" (1353)", Nocolt" (1385), "Nockholt" (1601). Il nome acquisì la "N" iniziale per una divisione non corretta dell'articolo determinativo dell'Old English. In merito al significato del termine, si dice generalmente che sia parola composta dell'Old English "āc" (albero di quercia) + "holt" (bosco, probabilmente di una singola specie), per cui si può tradurre come "(Sito presso) il Bosco di querce". Edward Hasted, tuttavia, fornisce una spiegazione leggeremente differente: "Trasse il nome dalle parole dell'Old English Noke, un angolo, e bolt, un bosco; una derivazione che esprime giustamente la situazione di questo luogo, presso il Noke o angolo di un bosco", riferendo la precedente spiegazione solo ad una parte di Knockholt, che corrispondeva al piccolo Manor di Manor di Skottesokolt, poi Shelley's (v. paragrafo specifico).

Storia

Informazioni fondamentali sulla Storia dell'area sono fornite da John Stow in "A Surway of London. Contayning the Originall, Antiquity, Increase, Moderne estate, and description of that Citie, written in the yeare 1598" (1598. 1603); da John Strype in "A Survey of the Cities of London and Westminster (1720); da William Somner in "A treatise of gavelkind, both name and thing: shewing the true etymologie and derivation of the one, the nature, antiquity, and original of the other: with sundry emergent observations, both pleasant and profitable to be known of Kentish-men and others, especially such as are studious, either of the ancient custome, or the common law of this kingdome" (1726); da Edward Hasted in "The History and Topographical Survey of the County of Kent: Volume 2" (1797), alle voci "The hundred of Ruxley: Introduction" (pagine 1-2), "Parishes: Nockholt" (pagine 78-83), "Parishes: Swanscombe" (pagine 399-421); si leggono in "A Descriptive Catalogue of Ancient Deeds", Volume 3 (1900), alle voci A 5392, D 466, Volume 4 (1902), alla voce  A. 7198, Volume 6 (1915), alle voci 4991, 5031, 5034, 5160, 7538; sono fornite da John William Horsley in "Place names in Kent" (1921); da A. E. Stamp - E. Salisbury - E. G. Atkinson - J. J. O'Reilly in "Calendar of Inquisitions Post Mortem: Volume 10, Edward III" (1921), punto 521 (pagina 413); si leggono in "Calendar of the Plea and Memoranda Rolls of the City of London: Volume 3, 1381-1412" (1932), alla voce "Roll A 29: 1388-89" (pagine 148-169); in "Westminster Abbey Charters, 1066 - c.1214" (1988), alla voce "'Charters of donors: Property elsewhere (nos. 452-91)" (pagine 289-320); sono fornite da Jonathan Mackman - Matthew Stevens in "Court of Common Pleas: the National Archives, Cp40 1399-1500" (2010), alla voce "CP40/594: Trinity term 1409"; da A. D. Mills in "A Dictionary of British Place Names" (2011), che traduciamo e sintetizziamo liberamente. Chi volesse approfondire la tematica, legga David Waldron Smithers "A History of Knockholt in the County of Kent" (1991).

1. Eventi storici di rilievo

La leggenda narra che Guglielmo Il Conquistatore (che regnò dal 1066 al 1087) abbia fatto abbeverare il suo cavallo in uno stagno di rugiada (pozza d'acqua artificiale e poco profonda riempito e mantenuto principalmente dalla condensazione di rugiada e nebbia e utilizzato per fornire l'acqua per il bestiame) che si trovava dove oggi insiste "Knockholt beeches" (un boschetto di faggi), il punto in alto del più elevato Villaggio del Kent. La Hundred di Rokesley, altrimenti Ruxley, si trovava oltre nord-est da Bromley e Beckenham. Nel Domesday Book (1086) viene chiamata Hundred di Helmestrei (nome che avrebbe perso prima del Regno di Eduardo I, 1272–1307). Nockholt era una delle Parishes di tale Hundred. Si trattava di una Parish di piccole dimensioni, vicina alla sommità del crinale superiore o settentrionale delle Colline del Kent, che costituivano i confini della sua sezione meridionale. Durante il Regno di Giovanni Senza Terra (1199-1216), tra il maggio 1206 e la fine del 1213, troviamo la conferma, in elemosine pure e perpetue, da parte di Matilda de Paris, per la sua anima e quelle dei suoi parenti, a San Pietro di Westminster ed ai suoi Monaci, di tutte le terre, compresa una unità e mezza, che ella possedeva ad Harrow (allora nel Middlesex), da tenere come la tennero suo padre Simon e suo nonno Osmar, rendendo ogni anno 5 scelini all'Arcivescovo di Canterbury. Tra i testimoni figura Roger di Knockholt (v. neretto). Il testo è il seguente: "Sciant presentes et futuri quod ego Matilda de Paris, pro salute anime mee et parentum meorum, dedi et concessi et hac presenti carta mea confirmavi Deo et Sancto Petro Westmonasterii et monachis ibidem Deo servientibus totam terram meam quam habui in villa de Herghes, scilicet hidam unam et dimidiam cum omnibus pertinentiis suis, in liberam et perpetuam elemosinam, habendam et tenendam in perpetuum tam libere, honorifice et quiete ut Simon pater meus et Osmarus avus meus umquam melius et liberius eam tenuerunt, in bosco et plano, et prato et pascuis et pasnagio. Reddendo inde annuatim domino archiepiscopo Cantuariensi qui pro tempore fuerit quinque solidos pro omnis ervitio. Et ut hec mea donatio rata et in[con]cussa permaneat, eam sigilli mei testimonio corroboravi. Hiis testibus: Alexandro presbitero; Ricardo presbitero; Odone aurifabro; Stephano pincerna; Galfrido de Cruce; Rogero Cnokethald; Gervasio Tatyn, et multisaliis.". Il 31 maggio del Trentatreesimo anno del Regno di Eduardo III (1327-1377), in una "Inquisition post mortem" presa a Derteford (Kent), sono elencati diversi luoghi, tra cui "Craye St. Mary", "Orpyngton", Doune, Skottesokolt (Manor di "Schottis, alias Ockholt", v. paragrafo specifico), Putham e Fremyngham, "Hese", Codham e Farnbergh, una casa, 3 "carucates" di terra, 16 acri di bosco, un mulino ad acqua, un canone di 12 marchi ed una rendita di 80 galline e 400 uova tenute congiuntamente da Otto, Beatrice e loro eredi dal dono di William Galeys e 68 acri di terra … dallo stesso William tenuti dal Priore di Christchurch (Canterbury), in base a consuetudine del Kent dal servizio di rendere 66 s. 8d. annuali e soddisfare ogni tre settimane alla Corte Arcivescovile di "Orpynton"; e 68 acri di terreno posseduti da detto Otto in quota, inclusi nello stesso servizio (il significato di ciò non è chiaro, ma sembra che i 68 acri fossero inclusi nel dono di William ma fossero tenuti in quota). Un atto di cui non è specificata la data, classificato come A. 7198 nel Catalogo descrittivo degli antichi documenti, si legge il rilascio da parte di Hamo de la Gare, al suo Lord, Warin de Montechen[iso], di tutta la sua quota di Donesgrave. Testimoniano l'atto Sirs John de Sancto Claro, Ralph de Chaluns, Ralph de Basingg, Robert le Buteler, Bernard de Estun, William de Wyndgate, Walter de Ocolte, William de Beddesham ed altri nominati. Nel Sesto Anno del Regno di Riccardo II (1377-1399), in un atto in Francese, Nicholas Shellee di Nocolt, concede a William Neuport, Cittadino e Pescivendolo di Londra, un canone annuo di 26s. 8d. da tutte le terre del concedente nella Contea. Il 15 gennaio 1389, vi è un atto di rinunzia da parte di John Wantynge, figlio di Sibil, sorella di Robert Hamull, di cui egli è erede, a favore di William de Briene, Cavaliere, i suoi eredi ed aventi causa e "ceteris tenentibus manerium" (le altre persone in possesso del Manor) di Esthall nel Kent, di tutti i suoi diritti e pretese sul medesimo Manor e sulla casa, mulino, 4 "carrūcāta" (o "carūcāta", ognuna all'incirca 120 acri) di terra, 3 acri di prati, 60 acri di bosco, un canone annuale di affito di 10 sterline ed una rendita in natura di 120 galline e 400 uova ad Esthall (East Hall), Crei St Mary (St. Mary Cray), Orpinton (Orpington), Doune (Down), Codham (Cudham), Okeholte alias Shottys (il piccolo Manor tenuto dalla Famiglia Shelley a Knockholt, di cui al paragrafo specifico) Hese (Hayes), Farneburgh (Farnborough), Pintham (Petham, Pedham Place ad ovest di Farningham, o Petham, Pedham Court ad Eynesford), Frenigham (Farningham), nel Kent, che Robert citato all'inizio, suo zio, comprò da Richard de Esthall e sua moglie Margaret. Nel periodo giudiziario relativo alla Trinità del 1409 (la domenica della Trinità è la prima domenica dopo Pentecoste, 50 giorni dopo Pasqua), in un Tribunale di Diritto Comune, troviamo una causa per danni pari a 500 sterline per lo sconfinamneto con beni mobili ed altro in merito ad proprietà a Westerham, Knockholt, Otford nel Kent. Alice Brampton (di Londra), vedova di William Bramton (Pescivendolo all'ingrosso di Londra), viene accusata di diverse violazioni da James Brampton, il quale sostiene che John Broghton, John Pynnore, Thomas Lonent, William Askham (di Londra), abbiamo trasferito alla vedova suindicata una casa, 3 "carrūcāta" (o "carūcāta", ognuna all'incirca 120 acri) di terra, 20 acri di prato, 600 acri di pascoli e 300 acri di bosco con pertinenze a Knockholt (Kent), la Parish di Westerham (Kent) e la Parish di Otford (Kent), che loro stessi recentemente avevano avuto in dono dal defunto William Bramton. Inoltre, le altre persone suindicate avevano trasferito tale terra alla vedova per la durata della sua vita, per mezzo di un contratto di servitù debitoria (o servitù a contratto), in modo che dopo la morte della vedova, questa proprietà sarebbe passata all'Attore in giudizio ed ai suoi legittimi eredi maschi. La vedova, durante il suo periodo di possesso, non avrebbe dovuto lasciare incolta la proprietà. Aveva, inoltre, lasciato che la sovraindicata casa ed edifici andassero totalmente in rovina. Vale a dire, la vedova aveva permesso che diverse case del caseggiato rimanessero scoperte, di modo che, le travi del tetto erano marcite ed alcune di esse erano in pericolo. Gli edifici in questione erano: un salone e due camere unite ad esso, del valore di 20 sterline ciascuno; una cucina, un forno, e una fornace, ciascuna del valore di 20 marchi; una porta d'ingresso, un granaio, e una stalla, del valore di 100 scellini ciascuno; due fattorie, una protezione per le pecore ed una stalla per mucche, del valore di 20 sterline ciascuno; una colombaia del valore di 100 scellini; una stanza chiamata "Tailor's Place" del valore di 20 sterline; un casa di mulino con stanza adiacente, del valore di 100 scellini; una fattoria chiamata "Hethes Barn" del valore di 40 scellini; una fattoria chiamata "Giles Barn" del valore di 60 scellini. L'Attore in giudizio, James Brampton affermava che la vedova aveva anche tagliato degli alberi del bosco ed aveva venduto la legna così ricavata: 10.000 querce (probabilmente degli alberelli) del valore di 6d. ciascuno; 100 frassini del valore di 2 scellini ciascuno; 100 olmi del valore di 3 scellini ciascuno; 100 "beach trees" del valore di 2 scellini ciascuno; 100 "lentiscos" (piccoli alberi, probabilmente di betulla) del valore di 6d. ciascuno. Pertanto, James Brampton. reclamava danni per 500 sterline ed offriva alla Corte il sovracitato contratto di servitù debitoria (o servitù a contratto), con i nomi delle altre quattro persone suindicate. La vedova convenuta in giudizio negò che qualsiasi danno fosse stato apportato al suddetto palazzo o bosco, sostenendo che il contratto di servitù debitoria presentato dall'attore James Brampton era stato fatto e sigillato soltanto da Thomas Lonent e John Broghton, ma non anche da John Pynnore e William Askham, come sostenuto dall'Attore in giudizio James Brampton. Pertanto, la vedova Alice Brampton chiedeva giudizio su questo punto. James Brompton ribattette di non poter negare che il contratto fosse stato fatto dai soli Thomas Lonent e John Broghton e chiedeva un migliore provvedimento. Il verdetto fu per lui sfavorevole, dato che si decise che egli non aveva nulla da pretendere e che aveva rilasciato false dichiarazioni. I confini di questa Parish e Signoria di "Okholt", nel Terzo anno del Regno di Eduardo IV (1461-1470), sono riportati in un manoscritto, che nel 1797, era conservato presso gli Archivi del Decano e Capitolo di Canterbury. La Parish di Nockholt faceva parte del Manor di Great Orpington, di cui costituiva un'appendice. Il 1 ottobre 1601, Quarantatreesimo Anno del Regno di Elisabetta I (1558-1603), Thomas Petlee di Halsted, trasferì a Thomas Dereling di Chelsfield, Agricoltore, ed a sua moglie Anne, per 21 anni, un caseggiato chiamato "Derelinges lodge" e terreni a Chelsfield, Halsted, e Nockholt, chiamati "Gypsfield", "Derelinges croft", "Kitchen croft", "Open heath" e 3 acri di bosco cespugliato, nonché i conigli sui terreni chiamati "Parkhills bank, "Parsons grove bery", "Adam landes", "Brech bush", "Brech field", "Sowthen wood neck", "Pryors wood", "Sowthen wood banke" ed in generale, in tutto "Sowthen wood", con pascoli per lo stesso, e libertà di caccia dei citati conigli. L'atto è sottoscritto dai testimoni, George Smith, Parroco di Chelsfield, ed un'altra persona. Nel 1797, Edward Hasted così descriveva Knock: "Il villaggio, che ha in esso la Chiesa, si trova quasi al centro della Parish, avendo Shelleys (v. paragrafo specifico) e Norsted-Green a nord di esso; le parti orientali ed occidentali sono molto coperte da bosco ceduo; presso il suo vecchio confine, a Nockholt-Pound, su trova la strada maestra di Londra attraverso Farnborough per Sevenoaks. Nella parte meridionale della Parish, vicino la sommità delle colline, si trova il noto gruppo di alberi, chiamato comunemente Nockholtbeeches (beeches = faggi), che, anche se in piedi in una concavità, all'incirca profonda trenta piedi, sono visti come un oggetto cospicuo a grande distanza, sia da nord che da sud. Il terreno è povero, essendo in generale argilla compatta, con creta.". Il medesimo Autore scriveva di una moderna Casa curata chiamata Knockholt: "Sopra la strada di Londra, sul lato meridionale, vi è una moderna casa curata, chiamata Knockholt, costruita da un membro della Famiglia di Hayes, di Cobham, l'ultimo dei quali il Signor Bonham Hayes la lasciò per testamento al Signor Butler, di Deal, che ora la possiede (ndr 1797); vicino ad essa vi sono due piccoli borghi, chiamati Milton-Street e Weston-Cross.". Nel 1870-1872, l'Imperial Gazetteer of England and Wales di John Marius Wilson descriveva described "Knockholt (Kent)" come segue: "KNOCKHOLT, or NOCKHOLT, a village and a parish in Bromley district, Kent. The village stands on high ground, 4 miles SW by W of Shoreham r. station, and 5 NW of Sevenoaks; is a straggling but pleasant place; and. has a post office under Sevenoaks. The parish comprises 1, 683 acres. Real property, £2, 377. ... Pop., 617. Houses, 133. The property is much subdivided. Knockholt House is the seat of G. S. Stainman, Esq.; and Burlings, the Grange, and Scotts Lodge, are other chief residences. A clump of very old trees, called the Knockholt beeches, is on a lofty hill, and is visible at long distances around. The living is a p. curacy in the diocese of Canterbury. Value, £140. * Patron, the Archbishop of Canterbury. The church is an ancient structure of brick and flint, and has a tower. There are a Wesleyan chapel, an endowed school, with £50 a year, and other charities £50.". Nel 1887, il Gazetteer of the British Isles di John Bartholomew descriveva Knockholt come segue: "par. and vil., Kent, in NW. of co., 5 miles NW of Sevenoaks, 1701 ac., pop. 789; P.O., T.O.; in vicinity of vil. is the seat of Knockholt House.". Quando nel 1868 la "South Eastern Railway" (SER) aprì la linea attraverso Orpington, Sevenoaks a Tonbridge, non vi era alcuna stazione tra Chelsfield e Dunton Green. Pertanto, nel marzo 1871, si tenne una riunione delle Autorità di Knockholt che deliberarono di richiedere alla Società ferroviaria citata di costruire una stazione a servizio di Knockholt, ma la richiesta venne inizialmente rigettata. Alla fine, la citata Società accettò di realizzare una stazione, a patto che dei soggetti locali avessero fornito un contributo finanziario pari a 3.000 sterline. La somma venne raccolta e la stazione realizzata ed aperta nel 1876, venendo denominata "Halstead for Knockholt", dato che era molto più vicina ad Halstead che a Knockholt. Nel periodo 1887-1915 funzionò per due volte al giorno un torpedone dal Villaggio di Knockholt alla stazione. Nel 1899 vi fu una fusione tra la citata SER ed il suo concorrente principale, in modo da creare la SECR (South Eastern and Chatham Railway). Alfred Smithers, che nel 1881 si era trasferito a Knockholt, divenne Vice-Presidente della nuova Società ferroviaria. Nel 1900, per evitare la confusione esistente con l'altra stazione di Halstead (Essex), soddisfacendo il rilevante suggerimento del citato Smithers, il nome della stazione fu mutato in "Knockholt". Nel 1934, Knockholt venne inserito nel Distretto Urbano di Orpington. Nel 1965, con la creazione della Grande Londra, come parte di tale Distretto, Knockholt fu inserita nel London Borough of Bromley. Tuttavia, a seguito di una campagna organizzata dagli Abitanti del Villaggio, il 1 aprile 1969, Knockholt venne staccato dalla citata Municipalità Londinese e ricollocata nella Contea del Kent, nel'ambito del Distretto Rurale di Sevenoaks. Knockholt, che in passato fu un vivace centro commerciale ed agricolo, oggi, è un piccolo Villaggio con poco più di 1.000 Abitanti, ma è fiorente e vanta diverse aziende locali. L'attrattività del Villaggio è rappresentata dal paesaggio naturale e dalla sua posizione, che lo rende facilmente accessibile dalle diverse tipologie di mezzi di comunicazione, permettendo ai residenti di essere rapidamente "a Londra", pur vivendo "fuori Londra".  

2. Manor di Skottesokolt (poi Shelley's)

Si trovava a circa mezzo miglio a nord del Villaggio. Sebbene piccolo, è quello importante ai fini di questa pagina, ed anticamente era chiamato Manor di "Schottis, alias Ockholt", "il cui ultimo nome derivava dalla sua ubicazione tra boschi di querce; Ac, in Sassone, significando una quercia; ed holt, un bosco; la A in Ac venendo frequentemente cambiata in O, come è evidente nei nomi di molti villaggi". Fu anticamente proprietà e residenza di un ramo cadetto della Famiglia di Shelle, o come successivamente si scrisse il nome, Shelley. Il ramo primogenito in seguito si stabilì a Michel-Grove, nel Sussex, dove rimaneva nel 1797. Thomas Shelle possedeva questo Manor durante il Regno di Eduardo I (1272-1307), scrivendo se stesso De Schottis, alias Ockholt, e tenendo per stemma "Three escallops". Nell'Undicesimo Anno del Regno di Eduardo I (1272-1307), James Living, della Parish di Hocholte trasferì i suoi diritti a William de Colgate relativi a 3d. di canone di affitto su una casa e boschetto che William Living fino ad allora aveva venduto a William de Colgate, il padre di William, nella Parish di Sorham; per tale ragione, William aveva dato 14d. in "gersum" (somma pagata da un vassallo nell'Inghilterra feudale ad un suo superiore, normalmente per acquisire un possedimento). Testimoni dell'atto furono Robert de Colgate, Robert de Tymberdene ed altri specificati. Nel Sedicesimo Anno del Regno di Eduardo II (1307-1327), esattamente la Vigilia del Giorno di San Luca, John Aleyn, della Parish di "la Doune", concesse ad Hugh, figlio di Luke, "fabri" (Fabbro), di Scottes Ocolt, sette giornate lavorative agrarie nel piccolo campo nella sua proprietà, in cambio delle quali gli diede 11s. 3d. Nel Diciassettesimo Anno del Regno di Eduardo II (1307-1327), esattamente, il mercoledì dopo il Giorno di San Bartolomeo, Richard att Pette, figlio di Richard att Pette di "Scottes Hokolt", dove viene stipulato l'atto, trasferì a Thomas de Schelvelegh i suoi diritti su un caseggiato che apparteneva a John Haylman della stessa Parish. Testimoni dell'atto furono Thomas at Halle, William Haylman, Roger Grey, William Taylor ed altri. Nel Diciannovesimo Anno del Regno di Eduardo II (1307-1327), la domenica dopo la traslazione di San Tommaso Martire, William de Luckestile della città di "la Doune", in cui fu stipulato l'atto, concesse a Hugh, Fabbro di "Scottes Ocolte", per 24 scellini, che Hugh diede in anticipo in "gersum" (somma pagata da un vassallo nell'Inghilterra feudale ad un suo superiore, normalmente per acquisire un possedimento), 2 acri di terreni chiamati "Waltereslond" e "Colynesland" nella città di Codeham nel campo chiamato "Parkeres-lond". Thomas Shelle, omonimo discendente del sovracitato Thomas, era di Gaysum, a Westerham. Comprò Hall-Place, a Bexley, verso la fine del Regno di Eduardo III (1327-1377), dove la sua discendenza risiedette successivamente. Suo figlio John Shelle gli successe in questo Manor, che possedeva durante il Regno di Riccardo II (1377-1399) e sembra da un atto, datato a "Scottes Okolte", nel Ventesimo Anno di quel Regno, che John Reynold di "Scottes Okolte", concesse, tra gli altri immobili, ad Adam Sowedenne di Sondrishe, taluni terreni, che aveva lì per la scomparsa di John Shelle. Uno dei suoi discendenti, John Shelley, di Hallplace, morì possedendo il Manor di Shelley, alias Ockholt, nel Ventesimo Anno del Regno di Enrico VI (1422–1461 e 1470-1471), e fu sepolto, con sua moglie Joane, nella Chiesa di Bexley. L'8 luglio del Ventiquattresimo Anno del Regno di Enrico VIII (1509-1547), John Jurdan L'Anziano trasferì a John Jurdan Il Giovane, di Brasted, Macellaio, la reversione di un caseggiato chiamato "Spyces"' un giardino chiamato "Warrenes Garden", un giardino chiamato "Rychemondes Haugh", terra a Swetesfeld, terra chiamata "Greatbrodfeld" e "Lytle-brodfeld", un caseggiato chiamato "Hethe Tenement" ed altre terre nella città e Municipalità chiamata Brasted nella Parish di "Scottesolt", alla morte di Joan, sua moglie, in precedenza, moglie di Thomas Stacy, in consideratione di una annualità di 26s. 8d. da pagarsi a lui a vita dal detto John Jurdan Il Giovane. L'atto riporta i nomi dei testimoni. Al sovracitato John Shelley successe nel Manor William Shelley, di Hallplace, il quale, nel Ventinovesimo Anno del Regno di Enrico VIII (1509-1547) lo vendette, insieme a quel seggio, a Sir John Champneys,  che era stato Sindaco di Londra, nel Ventiseiesimo Anno di quel Regno le cui terre furono sottoposte a vendita giudiziaria con provvedimento del Trentunesimo Anno dello stesso. Egli risiedette a Hall-Place a Bexley, e morendo nel Quarto anno del Regno della Regina Maria I (1553-1558), lasciò sua moglie Meriell, figlia di John Barrett, di Belhouse, nell'Essex, con molti figli e figlie. Dei figli, nel 1590, solo Justinian Champneis, il più giovane, viveva, possedendo allora questa Tenuta; suo figlio, Richard Champneis, la vendette a William Gooday, del Suffolk. Egli, con testamento, nel 1647, trasferì il suo Manor, chiamato "Shellies", in questa Parish, a John e Roger, i suoi due figli; John Gooday di Pembroke-Hall, a Cambridge, il figlio maggiore, nel 1651, trasferì la sua metà di questo Manor a suo fratello, Roger Gooday, Cittadino e Sarto su misura di Londra, che morì nel 1675, e nel 1797 era sepolto nella Chiesa di Chelsfield. La sovracitata Meriell morì in quell'anno, e nel suo testamento confermò il dono di cui sopra. Il suo discendente John Gooday, lasciò una sola figlia, Mary, che portò la Tenuta in matrimonio a Richard Pancourt, ed essi si unirono nella sua vendita a Richard Allnutt, Mercante di Londra; dalla cui morte fu acquisito dagli Esecutori testamentari, vale a dire, Henry, Adams, William, Robert, e Arthur Pott, per l'uso dei suoi nipoti. Alanus, Priore ed il Convento di Christ Church di Canterbury, concessero a Theobald de Einesford, e suoi eredi, 24 acri di demanio a "North Ockholt", da essere tenuti in "gavelikende" (sistema di possesso della terra diffuso soprattutto nel Kent che prevede la suddivisione in parti eguali dei terreni ereditati tra figli o eredi) con canone di 20 scellini annui, e Theobald e suoi eredi dovevano svolgere le loro azioni presso la loro Corte di Orpington, come faceva il resto dei Conduttori della Parish. 

3. Manor di Brampton

Era un piccolo Manor nella sezione occidentale della Parish, tra i boschi, che in precedenza fu posseduto da proprietari, che, molto probabilmente, gli trasmisero il proprio cognome. Uno dei Membri di questa Famiglia, John de Brampton, teneva terreni a Ditton, in questa Contea, durante il Regno di Eduardo I (1272-1307). Questo sito divenne in seguito, tramite un erede di sesso femminile, l'eredità di Petley, una Famiglia che possedeva molte terre nei paraggi. Verso la fine del Regno di Eduardo IV (1461-1470), la Tenuta fu venduta a William Quintin, a cui successe il figlio, Oliver Quintin di Seale; e suo nipote, John, prese il nome di Quintin, alias Oliver, che fu "feated" a Leyborne; suo figlio, Robert, traspose questi nomi, essendo chiamato Oliver, alias Quintin, il quale cognome lui ed i suoi discendenti abbandonarono del tutto; il suo discendente, Robert Oliver, era deceduto nel 1669, e Thomas Oliver allora possedeva questa Tenuta. Tramite un erede femminile con questo nome, la Tenuta andò in matrimonio a St. John di Sevenoke; ella sopravvisse al marito, e come "terwards" la vendette a Thomas Streatfield, di "Sevenoke", che possedeva la Tenuta nel 1797, che già da molti anni aveva perduto la reputazione di essere stato un Manor. Brampton era tenuto per il Manor di Great Orpington al canone annuale di 1s. 4d.

Bromley - Visita guidata

La stazione di Knockholt

La stazione di Knockholt

Il vicolo con gomito a sinista che vi porta sulla strada principale

Il vicolo con gomito a sinista che vi porta sulla strada principale

La strada principale segna il confine tra Londra ed il Kent

La strada principale segna il confine tra Londra ed il Kent

Il cartello ci conferma che siamo al confine col Kent

Il cartello ci conferma che siamo al confine col Kent

Il cancello metallico che dà accesso al sentiero sulla collinetta

Il cancello metallico che dà accesso al sentiero sulla collinetta

La strada principale (lato destro)

La strada principale (lato destro)

Il cartello che segnala il sentiero, una scorciatoia (supponiamo) per il Villaggio di Knockholt

Il cartello che segnala il sentiero, una scorciatoia (supponiamo) per il Villaggio di Knockholt

Il cancello di legno che dà acesso al sentiero

Il cancello di legno che dà acesso al sentiero

Utilizzate i mezzi pubblici, se non vi va di raggiungere a piedi il Villaggio di Knockholt

Utilizzate i mezzi pubblici, se non vi va di raggiungere a piedi il Villaggio di Knockholt

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