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Londra vissuta dagli Italiani ...

Old Spitalfields Market

Diversi anni fa, mentre andavamo in giro per Londra, presso uno dei tanti punti di informazione per i turisti, tra l'abbondante materiale informativo liberamente disponibile, venimmo attratti dall’opuscoletto a ventaglio, che qui chiamano "leaflet" intitolato "Secrets of Spitalfields", dove, in poche facciate, trovammo le informazioni essenziali necessarie per visitare ed apprezzare appunto Spitalfields, ai margini della City of London, fuori da questa, nell'East End, caratterizzato da una particolare atmosfera. Spitalfields costituisce il cuore dell'East End. Proseguendo, potremmo dire che il cuore del cuore di Spitalfields è l'Old Spitalfields Market, anche se "Old", cioè vecchio, è l'aggettivo che andava bene in passato, quando ci trovavamo al cospetto di un bel mercato coperto in stile vittoriano. Lo visitammo per la prima volta a fine 1999, epoca a cui si riferisce la prima foto che vi mostriamo e ci colpì molto la sua "atmosfera"; in particolare, ricordiamo ancora la gente che affollava il luogo ed una ragazza che gestiva una bancarella dove vendeva saponi profumati e colorati, che obiettò al nostro tentativo di scattare una foto "No copyright!!!". Come leggerete alla fine, le cose sono
cambiate, per fortuna, non totalmente.

Spitalfields trae il nome da St. Mary’s Spital (che oltre l'ospedale ospitava anche un'abbazia), foundato nel 1197. Sotto l’abbazia ed il suo cimitero, scavando gli archeologi trovarono prima strade del XIX secolo ricoperte in pietra arrotondata, poi strade e costruzioni del XVII secolo tra le tombe. I ruderi medioevali insistevano a due metri di profondità e si presentavano in buono stato di conservazione. Nel cimitero principale vennero rinvenute più di 8.600 tombe, tra cui quelle di vittime di un'epidemia del XIII secolo e proprio fuori il cimitero medioevale, le spoglie di una ricca donna Romana. Proprio nel terreno accanto all'abbazia iniziò a tenersi un abbozzo di mercato nel XIII secolo. Un vero e proprio mercato, anche affollato, si ebbe dal 1638, quando il re Carlo I concesse una licenza di vendere a "Spittle Fields". Tuttavia, Spitalfields rimase un'area rurale fino al Great Fire of London del 1666. Londra venne distrutta
dalle fiamme ed in quest'area, dove già nel 1669 aveva iniziato ad operare la celebre Truman Brewery, a partire dal 1682, grazie al Royal Charter concesso dal Re Carlo II, John Balch potè organizzare un regolare mercato detto "Charles' Spitalfield's Market", per soddisfare la domanda della crescente popolazione di quest'area di Londra. Il mercato si teneva di giovedì e sabato a Spital Square o nei suoi pressi. Ebbe successo e ciò attrasse diverse persone in questa zona. In aggiunta, l'Editto di Nantes, costrinse gli Ugonotti ad abbandonare la Francia, che si stabilirono a Fournier Street, dove realizzarono grandi case e dove continuarono la loro attività legata alla seta. Verso la metà del XVIII secolo, vennero seguiti da immigrati irlandesi, fuggiti dal loro paese a seguito di tremende carestie. Spitalfields divenne "parish" nel 1729, quando venne consacrata la Hawkesmoor's Christ Church. Successivamente, la partenza degli Ugonotti verso l'America, attrasse degli Ebrei in difficoltà dall'Europa dell'Est, soprattutto dalla Polonia e dalla Russia, oltre che dinamici Ebrei olandesi (in futuro ne sarebbero arrivati tanti da rendere Spitalfields l'area europea più popolata da Ebrei, con più di quaranta sinagoghe, avendo assorbito anche quelli fuggiti dai Balcani e dalla Russia durante le Guerre Mondiali). Il commercio fu vario, ma oltre a seta, orologi e sigari, sostanzialmente si concentrò su frutta e verdura vendute sei giorni alla settimana. Il declino di Spitalfields iniziò verso il 1820, a causa dell'arrivo di schiere di immigrati attratti dalla sua fama di area economica. Dopo un ventennio, a causa della malattia delle patate, numerosi immigrati irlandesi vennero impiegati come lavoratori nei vicini docks. Dal 1876, un ex facchino di mercato, Robert Horner, fittò il mercato e iniziò la costruzione di una nuova struttura terminate nel 1893, con la spesa di 80.000 sterline. Nel 1920 la City of London Corporation acquistò il diretto controllo del mercato, espandendo la struttura originaria otto anni più tardi. L'affermazione del mercato comportò un notevole congestionamento della zona, tanto che, nell’impossibilità di un'ulteriore crescita delle strutture, venne decretato il decentramento a Leyton, a partire dal maggio 1991 del vecchio mercato all’ingrosso di frutta e verdura (New Spitalfields Market). Giungiamo ai nostri tempi, precisamente alla fine dello scorso XX secolo, a cui si riferisce la seconda immagine, quando molto si discusse tra la City of London Corporation, proprietaria della struttura ed i residenti di Spitalfields in merito alla ristrutturazione del settore occidentale del mercato. Alla fine, due terzi del mercato vennero demoliti e ricostruiti in stile moderno (v. foto), terminando i lavori nel 2005, con la creazione di due nuovi spazi pubblici (Bishops Square e Crispin Place, dove si tiene lo Spitalfields Traders Market, da martedì a domenica, con più di 100 bancarelle nei giorni di maggiore affluenza). Inoltre, si tiene lo Spitalfields Arts Market, a Market Street, dove comprate arte a buon mercato da artisti emergenti: ve ne è per tutte le tasche e gusti, con vasta scelta sia nel campo della pittura che fotografia. Questo mercato si tiene dal primo martedì alla prima domenica di ogni mese a partire da aprile, si tiene due volte a luglio (anche la seconda settimana del mese), ad ottobre nella seconda settimana, a novembre e dicembre da giovedì a domenica per tutto i due mesi. A ciò si aggiunga il restauro di diverse strade storiche nell’area E1, i nuovi negozi al dettaglio, i ristoranti, i tanti punti di ristoro dove provare pane artigianale, carne e cibi organici. Ecco perché "Spitalfields is no longer considered just a Sunday destination it has evolved into one of London’s favourite and most vibrant areas". Fortunatamente, almeno è stato preservato qualcosa sul lato orientale, dove continua il mercato di cibo e generale tutta la settimana, particolarmente frequentato di domenica. Infine, per completare il quadro etnico, occorre ricordare che già dalla metà del XX secolo, la comunità ebrea cominciò a ridursi. In aggiunta, dal 1970 è presente una consistente comunità dal Bangladesh (si parla di Bangla Town), oltre che persone di diversa provenienza, tanto che oggi vi è la contemporanea presenza di edifici religiosi afferenti a diverse religioni (ugonotti, metodisti, ebrei, musulmani). Il che spiega perché oggi Spitalfields è divenuto "A rich tapestry". L’accoppiata tra il delineato quadro storicoetnico ed i mercati ha reso Spitalfields "A premier London attraction". Old Spitalfields in particolare è definito "A thriving market".

Come abbiamo evidenziato nella tabella di sintesi, tenete presente che mentre le bancarelle (stalls) non operano di sabato, i negozi restano aperti tutta la settimana. Inoltre, i giorni di maggiore "movimento" per le bancarelle sono giovedì, venerdì e domenica, ragion per cui, vi diciamo qualcosa in più relativamente a tali giorni frequentati:

Uscendo dal mercato, sul lato orientale sul lato opposto a Commercial Street trovate Christ Church Spitalfields una grande chiesa di Nicholas Hawksmoor.

Old Spitalfields Market come appariva nel 1999

Old Spitalfields Market come appariva nel 1999

Old Spitalfields Market come appare oggi

Old Spitalfields Market come appare oggi

Informazioni sintetiche
Municipalità Tower Hamlets
Indirizzo Brushfield Street/
Lamb Street Spitalfields London
E1
Metrop. Liverpool Street
Apertura Lunedì/Martedì: Articoli generici
Mercoledì: Stuzzicherie/Dischi
e libri (Primo e terzo del mese)
Giovedì: Antichità
Venerdì: Moda ed arte
Sabato: Negozi (le bacarelle
sono chiuse)
Domenica: Giorno di maggior
affollamento
Merci Variegate
Perchè? Il fascino dell’East End, con a due passi ben cinque mercati

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