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Londra vissuta dagli Italiani ...

"Perché gli Italiani raggiungono Londra anche durante la crisi?"

Riportiamo le risposte che abbiamo fornito alle domande posteci da un giornalista "freelance" Italo-Britannico che sta scrivendo un articolo "on the large number of Italians coming to London for work":

1. Londra e' una citta' carissima, perche' sono venuti cosi tanti italiani durante un periodo di crisi?

L'Italia è messa assai male, crisi politica irrisolta, corruzione, delinquenza spicciola ed organizzata dilagante, inquinamento crescente, invecchiamento della popolazione, enorme numero di persone insoddisfatte o apparentemente depresse o disorientate. Londra è molto cara, senz'altro, ma se devi soffrire, è meglio farlo dove comunque parti da posizioni egualitarie (davvero si è eguali, potenzialmente, non c'è il raccomandato di turno che ... ti frega), se qualcuno fa meglio di te significa che è più bravo, dinamico, intelligente, competitivo. Non puoi incolpare gli altri, qui se fallisci, la colpa è tua e non del sistema che ti pone in condizione di competere e ti premia se non dormi ...

2. Cosa c'e' qui a Londra che non c'e' in Italia?

Meno burocrazia, meno non assente ... Quello che c'è e manca in Italia sono le notevoli possibilità, qui puoi davvero crearti un futuro: esempio, ci contattò un ragazzo che si lamentava per la precarietà del suo lavoro italiano, nonostante "avesse la stoffa". Gli demmo le dritte su come superare le prime settimane di adattamento a Londra e dopo soli 20 giorni, ci scrisse entusiasta: aveva già un contratto a tempo indeterminato e già sta facendo carriera dopo pochi mesi, è a capo di un gruppo di giovani entusiasti. Impensabile in Italia, nell'Italia dei raccomandati, degli agganciati politici, dei favoriti e delle favorite, dei lamentosi, di quelli che dicono che non cambia mai niente ma niente fanno e che attendono che "la manna giunga nel deserto". A Londra non solo hai tantissime opportunità lavorative e di formazione continua (tantissime Università dinamiche), ma hai la possibilità di godere della Greater London, i suoi spazi, i suoi Parchi, la sua diversità, i suoi stimoli continui, i suoi divertimenti, la sua storia, ecc. ecc. ecc.

3. Che cosa fanno gli italiani che vengono in Inghilterra?

Ci sono quelli che raggiungono parenti o amici che li hanno preceduto, ed in questo caso la strada pur non spianata, è senz'altro agevolata, visto che nei primi tempi non hanno il problema dell'alloggio (very expensive accommodation in London ...) e delle dritte su cosa fare e dove andare, e quelli che non hanno "Santi a cui affidarsi", i quali cercano fonti attendibili per essere guidati: tra questi, tantissimi ci contattano in continuazione e cerchiamo di dar loro i giusti consigli.

4. Quali intenzioni hanno gli italiani che vengono qui?

Molti in realtà non hanno una chiara idea o, comunque non hanno ancora deciso, visto che a chi è intenzionato a "dare un taglio col passato" e non tornare in Italia, si affiancano altri che, invece, ritengono solo di vivere un'esperienza importante, da "capitalizzare" in Italia o altrove. Di certo, inoltre, quelli che vengono qui hanno voglia di divertirsi, di vivere in maniera più spensierata rispetto all'Italia.

5. Nella vostra esperienza, cosa doverebbe succedere in Italia - economicamente e politicamente - per persuadere la gente a stare a casa (in Italia)?

Gli Italiani non credono più nell'Italia, ammesso che vi abbiano mai creduto. Siamo poco nazionalisti, ciò che hanno prodotto i nostri politici ed amministratori, sin dall'Unità d'Italia, ha creato un solco incolmabile tra cittadini normali ed i privilegiati: i primi sanno che sarà sempre dura, per cui, chi può "evade", i secondi continueranno a godere dei loro privilegi, non c'è una vera volontà di abolirli. La speranza di un cambiamento politico è sostanzialmente nulla, basti pensare che ancora oggi si discute della nuova legge elettorale e delle riforme istituzionali, un Paese serio le avrebbe già fatte da tempo. Un rilancio economico è legato strettamente alla dinamicità della demografia, e noi stiamo DRAMMATICAMENTE invecchiando, i "pargoletti" sono sempre più quasi esclusivamente stranieri, i nostri giovani hanno scarse possibilità di lavorare decorosamente, le produzioni che possono vengono trasferite in località "economiche", tanti si lamentano ma pochi poi si attivano, inventandosi qualcosa di nuovo. Siamo un Paese in netto declino, non solo demografico, ma soprattutto CULTURALE: la Scuola, motore della crescita futura è bistrattata, a dispetto della Costituzione, fondi le vengono sottratti a favore delle Scuole private (mentre non dovrebbero comportare oneri per i cittadini). Le tanto dichiarate novità in tema scolastico vengono prodotte (si fa per dire ...) da persone che non hanno mai insegnato, non sanno cosa significa avere a che fare con "capitale umano" che spesso ha grossi problemi personali ed ambientali (droga, alcolismo, famiglia, zone a rischio). Si  pensa solo a tagliare i fondi a Scuola, Sanità e Previdenza, si distrugge lo Stato sociale per mantenere i privilegi dellla Casta. Per cui, se non ne fai parte, sarai sempre più emarginato. La via di fuga è Londra, dove se hai un progetto e lavori sodo, ne vedrai i frutti, certi ed abbondanti. Provare per credere ....

SI

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